L’esposizione offre un palcoscenico internazionale alla Sardegna
Inaugurata oggi la mostra che vede i Giganti di Mont’e Prama protagonisti al Metropolitan Museum of Art, il prestigioso museo situato lungo la Fifth Avenue di New York. Punto focale dell’esposizione è il Gigante di pietra “Manneddu”, detto anche “pugilatore”, realizzato in pietra calcarea, alto quasi due metri e risalente al 900-750 a.C. circa. Manneddu sarà l’ospite d’eccezione per far conoscere oltreoceano il sito archeologico della necropoli sulle colline del Sinis a Cabras, epicentro e motore del lavoro della Fondazione.
Presenti all’inaugurazione il Segretario Generale del Ministero degli Esteri Riccardo Guariglia, il Console d’Italia a New York Fabrizio Di Michele, il Presidente della Fondazione Mont’e Prama Anthony Muroni, la Direttrice della Fondazione Nadia Canu e Barbara Faedda, Direttrice esecutiva dell’Italian Academy presso la Columbia University.
L’esposizione di Manneddu è stata resa possibile grazie al programma “Grande progetto Mont’e Prama”, finanziato dalla Regione Autonoma della Sardegna, favorita dall’azione dell’Osservatorio dell’Italian Academy, presso la Columbia University, diretto dalla professoressa Barbara Faedda e in partnership con Acrisure, DoubleS e Dinamo Sassari, rappresenta un’importante occasione per mostrare al pubblico la cultura nuragica oltre che la ricchezza paesaggistica del territorio sardo e in particolare della regione del Sinis.
Il Gigante, il più grande del gruppo di 28 statue portate alla luce durante una straordinaria operazione di scavi archeologici iniziata nel 1974, già in esposizione a Berlino, San Pietroburgo, Salonicco e Napoli tra il 2021 e il 2022, è approdato a New York grazie al prestito della Fondazione Mont’e Prama e sarà esposto fino al 6 dicembre al centro della Galleria 150, ossia all’ingresso dell’area classica greco-romana del Metropolitan Museum of Art, una sezione che conta tre milioni di visitatori l’anno.
La mostra presso il Met offre un palcoscenico internazionale e rappresenta un ulteriore passo in avanti per Fondazione Mont’e Prama, che, forte di un bilancio molto positivo per quanto riguarda l’operato nel 2022, nonché di un costante e notevole flusso di ingressi (28 mila nel primo quadrimestre 2023, contro i 17 mila dell’anno precedente), punta ora a promuovere il territorio del Sinis e le sue meraviglie negli Stati Uniti e nel mondo.