Resa nota la delibera del primo giugno che delinea il nuovo sistema
La Regione Sardegna ha annunciato il piano di riorganizzazione delle strutture sanitarie primarie che prevede la fusione di vecchi ospedali e la realizzazione di nuovi. L’obiettivo è creare presidi sanitari più efficienti e concentrati in un’unica struttura, anziché mantenere ospedali separati. Questo piano è stato approvato il primo giugno dall’esecutivo guidato da Christian Solinas ed è stato reso pubblico solo nelle ultime ore.
Il piano prevede la creazione di un nuovo “Ospedale della Città” a Cagliari, che sostituirà gli ospedali Brotzu e Businco, accorpati quindi in un’unica struttura. Stesso criterio per l’accorpamento del Sirai di Carbonia e per il Santa Barbara di Iglesias, così come ad Alghero dove verrà costruita una struttura unica che accorperà l’Ospedale Civile e l’Ospedale Marino. Inoltre, è prevista la creazione di un polo di eccellenza a Sassari, che riunirà i letti ospedalieri attualmente distribuiti in diverse strutture della città.
La delibera approvata richiede alle aziende territoriali di presentare entro il primo agosto uno studio di fattibilità che analizzi gli aspetti socio-sanitari, economici e il reale fabbisogno di cure che le nuove strutture potrebbero soddisfare. Sarà necessario individuare la collocazione ottimale degli ospedali, tenendo conto dei vincoli idrogeologici, paesaggistici, urbanistici e archeologici delle aree potenzialmente idonee. Inoltre, dovranno essere effettuate verifiche di coerenza con la programmazione sanitaria vigente e un’analisi di sostenibilità tecnico-economica dell’intervento. L’Agenzia Regionale Sanitaria (Ares) sarà responsabile di predisporre eventuali gare d’appalto successive per la realizzazione dei nuovi ospedali.