Secondo uno studio dell’associazione artigiana ci sono 109mila aziende in difficoltà
L’analisi condotta dall’Ufficio Studi di Confartigianato Imprese Sardegna evidenzia l’impatto potenzialmente devastante che una gestione scriteriata e incontrollata dell’intelligenza artificiale e dell’automazione potrebbe avere sull’economia e sull’occupazione in Sardegna. Secondo i dati riportati, ci sono 109.000 aziende in difficoltà e 310.000 addetti a rischio.
Tuttavia, se gestiti in modo oculato, l’intelligenza artificiale e l’automazione potrebbero rappresentare un’opportunità di crescita e cambiamento per le imprese sarde. Attualmente, solo il 5% delle piccole imprese dell’isola utilizza l’intelligenza artificiale per migliorare l’efficienza e la precisione delle proprie attività.
Confartigianato Imprese Sardegna sottolinea l’importanza di valorizzare la tecnologia, sfruttare i dati e rimanere umani, preservando l’identità artigiana delle imprese. Secondo l’associazione, è essenziale “fornire un sostegno tangibile alle piccole e medie imprese durante la transizione digitale, che richiede competenze, mentalità aperta al cambiamento e capacità di adattamento”.
L’analisi indica che solo il 25,2% delle imprese sarde fa investimenti mirati all’utilizzo dei big data per comprendere i mercati, mentre solo il 34,6% dei dipendenti ha ricevuto formazione nell’ambito della digitalizzazione. Inoltre, solo il 13,5% delle aziende è alla costante ricerca di personale con competenze STEM (Science, Technology, Engineering e Mathematics).
L’intelligenza artificiale viene utilizzata principalmente dalle piccole imprese per la manutenzione predittiva, il controllo qualità della produzione, il marketing e le vendite, la sicurezza informatica, l’organizzazione dei processi aziendali, la logistica e la gestione delle risorse umane.
Confartigianato Sardegna prevede che l’intelligenza artificiale influenzerà la struttura dei servizi di assistenza ai clienti, dei servizi immobiliari e della vendita al dettaglio, nonché dei servizi ad alta intensità di conoscenza. Gli algoritmi evolveranno fino a svolgere attività creative, ma ci saranno anche rischi di concentrazione economica e importanti implicazioni geopolitiche.
L’associazione sottolinea che “le piccole imprese devono investire nella formazione specifica, ampliare le competenze richieste dal mercato e potenziare le competenze informatiche per affrontare la sfida tra automazione e artigianalità”. L’esperienza umana e le abilità, compreso il lavoro manuale, sono indispensabili in molti settori e rappresentano un’eccellenza che perderà la propria unicità senza il contributo umano.