Tecnologia e spirito di squadra per gestire il diabete in mare aperto.
Da Cagliari prende il largo un progetto innovativo e stimolante, “Diabete in navigazione: come la tecnologia può aiutare”. Questa iniziativa, proposta dalle associazioni Diabete Zero ODV e JANASDIA, mira a dimostrare come, nonostante la presenza del diabete, sia possibile condurre una vita senza grosse complicazioni, anche in situazioni complesse come quella di vivere a bordo di un’imbarcazione.
Il progetto, che vede la collaborazione del team Luna Rossa Prada Pirelli, sfidante italiano alla 37esima America’s Cup, prevede una settimana di navigazione durante la quale un gruppo di diabetici tipo 1 insulino dipendenti, guidato da un team medico, dovrà affrontare la sfida di gestire la malattia in condizioni di vita di bordo. Questa esperienza permetterà di valutare la capacità di adattamento e di utilizzo delle tecnologie avanzate per gestire la malattia anche lontano da strutture mediche di supporto.
Per cinque giorni, i partecipanti veleggeranno sul mare della Sardegna, imparando a gestire la patologia in una situazione problematica scandita dalle numerose attività di bordo. A supportarli sarà un team specialistico, guidato dal dottor Giancarlo Tonolo, Direttore dell’Unità operativa di Diabetologia della Asl Gallura e responsabile del progetto.
Il dottor Tonolo sottolinea l’importanza di questo progetto, affermando che “deve cominciare a passare il messaggio che il diabete non è una malattia che limita le possibilità lavorative o ricreative”. Le moderne insuline e i dispositivi tecnologici permettono infatti una gestione “intelligente” della malattia, consentendo ai pazienti di dedicarsi ad attività un tempo considerate proibite.
Prima della partenza, i partecipanti seguiranno una fase di training, durante la quale verranno svolti incontri individuali e di gruppo sull’alimentazione e sulla gestione di situazioni anomale. L’obiettivo è rendere i partecipanti più consci di come il sistema opera con loro per raggiungere un buon compenso metabolico, conciliabile con qualsiasi tipo di attività, senza paura delle complicanze croniche o dell’ipoglicemia.
Questo progetto rappresenta un passo avanti significativo nella gestione del diabete, dimostrando come la tecnologia e l’innovazione possano essere utilizzate per migliorare la qualità della vita dei pazienti