Un’ondata di rincari colpisce il settore turistico sardo, influenzando trasporti, servizi balneari, alloggi e ristorazione.
L’estate 2023 in Sardegna si sta rivelando un periodo di prezzi “choc” per il settore turistico. Un’ondata di rincari sta colpendo l’isola, con aumenti che riguardano tutte le voci di spesa legate al turismo.
I trasporti, sia terrestri che marittimi, stanno subendo un innalzamento dei costi che si riflette inevitabilmente sulle tariffe per i turisti. Anche i servizi in spiaggia, un elemento fondamentale dell’offerta turistica sarda, non sono immuni da questa tendenza. Gli ombrelloni, le sdraio e gli altri servizi balneari stanno diventando sempre più costosi.
Gli alberghi e i ristoranti, pilastri dell’ospitalità sarda, non fanno eccezione. Le tariffe delle camere e i prezzi dei menu stanno registrando aumenti significativi, mettendo a dura prova i bilanci dei visitatori.
Questo scenario rappresenta una sfida per l’industria turistica sarda, che deve bilanciare la necessità di coprire i costi crescenti con il rischio di allontanare i turisti a causa dei prezzi elevati. La situazione richiede strategie innovative e soluzioni sostenibili per mantenere la Sardegna come una destinazione turistica attraente e accessibile.