Il Consiglio Regionale approva le Direttive per una Sardegna Moderna e Rispettosa dell’Ambiente
Il Consiglio Regionale, ieri 31 Agosto 2023, ha dato il via libera al capitolo del Collegato alla manovra concernente l’urbanistica, aprendo così la strada a un percorso di riqualificazione del patrimonio edilizio esistente e alla pianificazione delle zone costiere.
Le direttive avanzate dalla Giunta si fondano su tre pilastri: la restrizione al consumo del suolo, la salvaguardia dell’ambiente e l’adattamento dell’offerta turistica ai moderni requisiti richiesti.
l’Assessore degli Enti Locali, Aldo Salaris, ha dichiarato in aula: “In un farwest dove, guardando agli ambienti costieri, solo 27 Comuni su quasi 110 hanno adeguato il Puc al Ppr ci siamo posti come obiettivo quello di riqualificare e pianificare per indirizzare meglio le volumetrie con una idea di Sardegna precisa, tarata su uno sviluppo duraturo e sostenibile”.
Riqualificazione delle Zone Costiere (Zone F)
Ora, grazie all’adeguamento dei loro strumenti urbanistici al Piano Paesaggistico Regionale, i Comuni hanno la possibilità di recuperare il 25% della capacità volumetrica precedentemente vincolata dalla normativa sulla salvaguardia costiera, purché adeguino il Piano Urbanistico Comunale (PUC) al Piano Paesaggistico Regionale (PPR).
Queste volumetrie devono essere esclusivamente destinate alla costruzione di nuovi alberghi a 5 stelle o superiori, a condizione che siano situati oltre la fascia dei 300 metri dal mare, con una riduzione a 150 metri per le isole minori. In sintesi, tutti i Comuni che hanno raggiunto il 50% delle volumetrie previste dalla salvaguardia costiera possono ora pianificare l’utilizzo del 25% delle restanti volumetrie precedentemente inutilizzabili.
L’Assessore Salaris ha sottolineato che a differenza delle proposte di volumetrie indiscriminate del passato, la previsione di nuove strutture è ora contestualizzata e subordinata alla dimostrazione del fabbisogno di ulteriori posti letto e alla verifica della compatibilità con il carico sostenibile delle coste.
Riqualificazione del Patrimonio Edilizio
Le nuove norme consentono il riuso a fini abitativi e il recupero di spazi come sottotetti, piani pilotis, seminterrati e locali a piano terra, a patto che siano situati in zone non a rischio.
Ciò permette di limitare il consumo di suolo. Inoltre, è ora consentita la realizzazione di soppalchi e l’ampliamento volumetrico fino a 120 mc per adeguare gli spazi destinati a persone diversamente abili con gravi patologie, senza modificare la destinazione d’uso.
Per estendere la stagione turistica, è ora consentita la chiusura di verande per 240 giorni l’anno per le strutture ricettive.
Tuttavia, tali interventi rimangono vietati nelle zone a rischio idrogeologico o dove il piano paesaggistico regionale non lo consente. Inoltre, il Cofinanziamento Regionale per i Progetti relativi alla tutela e valorizzazione degli Edifici Pubblici nei centri storici dei Comuni è aumentato dal 60% al 90%.
Queste nuove norme segnano un passo significativo verso la promozione di uno sviluppo sostenibile e la conservazione del patrimonio architettonico della Sardegna.