CAGLIARI – Negli ultimi anni Cagliari ha affrontato una significativa riduzione dei posti letto nei reparti di Ortopedia e Traumatologia, mettendo a dura prova il sistema sanitario locale. Dal 2019 a oggi, nell’area vasta di Cagliari, sono stati tagliati ben 24 posti letto in questi reparti, con conseguenze significative sulla capacità di assistenza e cura dei pazienti.
Uno dei fattori che ha contribuito a questa situazione critica è stata la chiusura dell’Ospedale Marino, insieme a una riorganizzazione generale delle unità operative causata dalla pandemia di COVID-19. Questa riorganizzazione è stata necessaria per garantire spazio e risorse ai pazienti affetti da COVID-19, ma ha comportato una riduzione drastica dei posti letto disponibili per l’Ortopedia.
Va notato però che il numero di posti letto disponibili per l’Ortopedia a Cagliari era già inferiore rispetto agli standard previsti dalla legge e alle direttive emanate dalla Giunta regionale. Prima dell’epidemia, c’erano in totale 108 posti letto dedicati a Ortopedia, distribuiti tra varie strutture, tra cui l’Arnas Brotzu, il Santissima Trinità, la Clinica ortopedica universitaria e l’Ortopedia e microchirurgia ricostruttiva dell’Ospedale Marino.
Le norme legislative e le delibere regionali del 4 dicembre 2018 stabilivano che l’area vasta di Cagliari dovesse disporre di 132 posti letto in Traumatologia e Ortopedia nelle strutture pubbliche. Oggi, purtroppo, la realtà è ben diversa: ci sono solo 81 posti letto disponibili (di cui 7 sono brande). Questo significa che rispetto agli standard fissati, mancano ben 51 posti letto nel sistema sanitario di Cagliari.
La situazione appare destinata a peggiorare ulteriormente, poiché è prevista la chiusura del reparto di Ortopedia 2 presso l’Arnas Brotzu.