Nella provincia di Cagliari ci sono 62.870 posti di lavoro disponibili, ma in oltre il 39% dei casi, secondo quanto indicato dagli imprenditori, non si trovano le figure richieste. Una percentuale alta, ma comunque molto distante dal 52,5% di Bolzano, dove si registra l’indice di difficoltà più alto nella classifica stilata dalla Cgia di Mestre tra le province italiane su dati Excelsior Unioncamere e Arpal. Ed anche più bassa dell’indice di difficoltà nel reperimento di personale calcolato a livello nazionale, che si attesta al 40,5%.
Quanto alle figure richieste, in Sardegna si stima che ci siano posti di lavoro pronti per 15.350 camerieri e figure affini nella ristorazione, ma con quasi 6.200 offerte che resteranno senza esito. Dei 10.320 commessi e addetti alle vendite che servono, non se ne troveranno oltre 2.900. Difficoltà di reperimento anche per i circa 9750 cuochi richiesti, per i quasi 8500 muratori, mentre resterà senza risposta quasi un terzo delle oltre 10mila offerte di lavoro per personale non qualificato.
A livello nazionale, sempre secondo l’elaborazione dei dati predisposta dalla Cgia di Mestre, le figure più difficili da reperire sono gli specialisti in saldatura elettrica (la ricerca degli imprenditori fallisce in 8 casi su 10) e medici di medicina generale. Risultano “rari” anche gli ingegneri elettronici e in telecomunicazioni, gli intonicatori, i meccanici collaudatori, gli infermieri e attività affini della sanità, i tecnici elettronici, tappezzieri e materassai, ingegneri elettrotecnici, operai addetti a macchinari per la filatura, la tessitura e la maglieria, installatori di infissi.