Pur essendo l’unica, tra le prime, che non ha ancora raggiunto i livelli pre Covid (del 2019), la provincia di Cagliari, con un +1,54% di Pil stimato alla fine del 2023, sarà la decima, in Italia, per livello di crescita. Superiore al dato nazionale (+1,13%). Una crescita, quella del valore aggiunto della provincia cagliaritana, superiore anche a quella media della Sardegna (+0,89%), dove però, complessivamente, si registra un +0,50% rispetto al livello complessivo del 2019.
E’ quanto certifica l’Ufficio studi della Cgia di Mestre. Per la quale la rinascita del Mezzogiorno e, più ampiamente, dell’Italia, può essere attribuita a tre principali tendenze.
In primo luogo, c’è l’ampio supporto finanziario fornito dai recenti governi per affrontare le sfide presentate dalla crisi pandemica e dai crescenti costi energetici. Con vari strumenti come sussidi, sovvenzioni, supporti per l’occupazione, incentivi economici e investimenti nel settore sanitario, tra il 2020 e il 2022 sono stati stanziati circa 180 miliardi di euro. A questi si sono aggiunti altri 91 miliardi destinati, tra il 2022 e il 2023, a contenere gli incrementi nelle tariffe di elettricità e gas. In sintesi, nel corso degli ultimi quattro anni, il governo ha distribuito oltre 270 miliardi di euro, alleviando in gran parte le sfide economiche affrontate dalla popolazione italiana all’inizio di questo decennio.
In secondo luogo, c’è stato un rinnovato interesse per i consumi domestici e un boom degli investimenti nel settore edilizio, con un focus particolare sul Sud nel 2021-2022.
Terzo e ultimo fattore che ha favorito il recupero del Sud e delle Isole, c’è stata una significativa crescita degli investimenti capitali, amplificata dalle risorse del Pnrr, con un impatto predominante nel settore delle costruzioni.