In dieci anni la Sardegna ha visto ridursi di quasi il 22% la sua popolazione di età compresa tra 18 e 34 anni. Non c’è nessun’altra regione che, in termini percentuali, abbia conosciuto una riduzione maggiore di giovani in età lavorativa. Quasi 70mila in meno dal 2012 (quando i residenti in questa fascia di età erano 318.290) e il 2022 (248.591).
La metà italiana di questa contrazione, nello stesso periodo, è di poco aldi sotto del 9%. Con l’Emilia Romagna che vede praticamente stabile la presenza di giovani residenti in età lavorativa e le province di Trento e Bolzano che risultano gli unici territori lungo la penisola con un dato positivo.
L’elaborazione della Cna, su dati dell’Istituto Tagliacarne, mostra anche come questo abbia influito sulla presenza di imprese condotte da under 35. In Italia in dieci anni se ne sono perse quasi 153mila, con una flessione del 22,7%.
La Sardegna è in questo caso leggermente sopra la media nazionale, con una contrazione di imprese di under 35 del 23,1%. Nel 2012 erano 18.917, nell’ultimo anno sono passate a 14.553, con una perdita di 4.364attività.