Nella Giornata Mondiale del Pane, i sardi si trovano ad affrontare una situazione critica riguardo al pane. Come in tutta Italia, i consumi di pane sono in drastico calo, registrando il minimo storico di appena 80 grammi al giorno per persona, con un addio a una pagnotta su tre (-33%) in poco più di un decennio. Questa tendenza riflette il crollo dei consumi nel paese, che ha fatto eco nell’isola. Cambiano i consumi e i prezzi, con l’andamento del grano in Sardegna, caratterizzato da poche luci e molte ombre, segnato soprattutto da una diminuzione della produzione del 20% nel 2023, secondo Coldiretti Sardegna, con un pagamento medio di 34 centesimi al chilo ai coltivatori isolani. Questo prezzo si colloca ben al di sotto dei 40 centesimi al chilo identificati come la soglia minima per coprire i costi di produzione.
La differenza tra il costo del pane e del grano è una preoccupazione costante. Considerando che il prezzo del pane oscilla tra i 3 e i 5 euro a seconda dell’area, si registra un aumento di oltre 17 volte rispetto al prezzo del grano. Ad agosto, a Cagliari, una pagnotta da un chilo costa in media quasi 4 euro, mentre un anno fa il costo era di 3,74 euro. Numeri simili sono riscontrati in altre città italiane con costi del pane tra i più elevati in Europa. La spesa familiare in Italia per il solo pane ammonta a 6,7 miliardi all’anno, secondo l’analisi Coldiretti su dati Istat.
Anche se il consumo di pane è in costante calo, il pane artigianale rappresenta ancora l’84% del mercato. Tuttavia, sta cambiando la dimensione preferita, con una riduzione del 50% nell’ultimo decennio, passando da 1,5 chili a un solo chilo. Il nostro paese dipende già per il 64% del grano tenero utilizzato per pane, biscotti e dolci dalle importazioni straniere. In questo contesto, Coldiretti solleva la richiesta di introdurre l’obbligo dell’indicazione d’origine per le pagnotte e i panini, sia quando sono confezionati che quando non lo sono. Al momento, il pane non confezionato non è etichettato, ma il libro degli ingredienti deve essere a disposizione dei clienti nei punti vendita. La richiesta di etichettatura dell’origine del grano mira a garantire la trasparenza e a sostenere i produttori primari. La situazione del pane è chiara: è un elemento centrale dell’alimentazione italiana, ma richiede attenzione e azioni immediate per mantenere l’accesso a prodotti di qualità e garantire la sostenibilità.