“La Sardegna si pone come un punto di riferimento nel Mediterraneo per la gestione dei rifiuti, grazie a due decenni di sforzi dedicati all’implementazione di un sistema efficiente di raccolta differenziata sostenuto dall’Amministrazione regionale”. Così l’assessore regionale della Difesa dell’Ambiente, Marco Porcu, presentando i dati che collocano la Sardegna al secondo posto tra le regioni in Italia per la percentuale di rifiuti raccolti in modo differenziato. “Questo risultato è stato reso possibile grazie agli sforzi congiunti delle amministrazioni comunali – ha aggiunto Porcu – che hanno educato i cittadini sull’importanza della raccolta differenziata, e della Regione, che ha creato una rete diffusa di impianti di gestione dei rifiuti. Questa rete consente di trattare i rifiuti il più vicino possibile al luogo di produzione, riducendo notevolmente l’impatto ambientale”.
L’assessore Porcu ha condiviso queste informazioni in occasione dell’evento finale del progetto internazionale “Med4Waste” (“Mediterranean dialogue for Waste management governance”) a Cagliari. Questo progetto coinvolge rappresentanti da Giordania, Grecia, Libano, Spagna, Tunisia e Italia. L’obiettivo di Med4Waste è sviluppare nuovi modelli di governance per politiche integrate ed efficienti di gestione dei rifiuti urbani nella regione mediterranea. Il progetto ha lavorato con sei municipalità di Tunisia, Libano e Giordania, aiutandole a migliorare i loro piani di gestione dei rifiuti attraverso l’integrazione di buone pratiche già sperimentate in altre municipalità del Mediterraneo.
Med4Waste è uno dei 80 progetti finanziati dal programma di cooperazione transnazionale “Eni Cbc Med”, promosso dall’Unione europea. Questo programma rappresenta la più grande iniziativa di cooperazione multilaterale in termini finanziari, con un finanziamento di 209 milioni di euro e coinvolge un gran numero di paesi. Si inserisce nella politica di vicinato dell’Unione europea.
Tuttavia, l’assessore Porcu ha sottolineato che la Sardegna deve continuare a impegnarsi. Anche se l’isola ha ottenuto riconoscimento a livello europeo per la sua strategia di sviluppo sostenibile, è fondamentale sviluppare nuove politiche per raggiungere gli obiettivi stabiliti dall’Unione europea per il 2030 e il 2050. Questo includerà sforzi ulteriori per educare i cittadini sull’importanza della differenziazione dei rifiuti, spiegando loro i benefici, anche economici, per le comunità.