Rivivendo le tradizioni passate legate al ricordo dei defunti, da oggi, 31 Ottobre, fino al 2 novembre, Villasimius diventa il fulcro di numerose Attività Culturali incentrate sulla Commemorazione dei Defunti, organizzate dall’Associazione “La Tartaruga”.
Sono previsti diversi eventi che attingono a tradizioni antiche, coordinati in sinergia con la Parrocchia di San Raffaele Arcangelo, l’Oratorio e l’Ente Comunale.
Questa sera, 31 ottobre, segna l’inizio di “Is animeddas“, delle celebrazioni tradizionali in nome dei defunti.
Domani, 1 novembre 2023, avremo l’opportunità di ascoltare l’Antropologa e Autrice Claudia Zedda, che parlerà del ritorno simbolico dei defunti. A seguire, alle 18.00, un’esibizione musicale a cura del Coro “Istellaria de Santu Nigola”. Ci sarà inoltre la distribuzione dolci locali della tradizione donati “in nomin de Is Animas”.
Il 2 novembre 2023, presso la Chiesa Parrocchiale, si celebrerà la Messa alle 17.00, seguita dalla fiaccolata verso il Camposanto. Una volta giunti al Camposanto si allestirà una tavola, imbandendola con tanti cibi, della tradizione e quelli preferiti dai cari defunti, il banchetto rimarrà tale per l’intera giornata e per tutta la notte, quando i cari estinti verranno a farvi visita.
E’ un elemento centrale “Sa mesa po is animeddas”, un banchetto preparato in onore dei defunti. La tradizione narrata dagli anziani racconta di come, tra il 31 ottobre e il 2 novembre, le famiglie preparavano le tavole con cibi tradizionali, attendendo simbolicamente il ritorno dei cari scomparsi, tra preghiere e piccoli lumi. Queste tavole erano arricchite con pane, vino, frutta di stagione e dolci tipici, e rimanevano imbandite per tutta la notte.
Simona Vargiolu, Presidente dell’Associazione La Tartaruga, racconta che secondo l’antica credenza, si diceva che i defunti tornassero per nutrirsi di questi cibi, offerti con affetto dai familiari. Era comune per i bambini bussare alle porte chiedendo doni in memoria dei defunti e ricevere con gioia dolci e frutta, in memoria dei cari scomparsi. Le parole “seus benìus po is animeddas” echeggiavano nei vicoli, accompagnate dalle risate dei più giovani e dalle lacrime di commozione degli adulti.
Simona Vargiolu ha ricordato l’importanza della fiaccolata, occasione ulteriore per rivolgere un pensiero ai cari scomparsi, celebrazione della loro presenza spirituale che rende il loro ricordo più tangibile e la loro mancanza più sopportabile.