A Bruxelles, nel cuore dell’Unione Europea la Presidente di Confartigianato Imprese Sardegna, Maria Amelia Lai, ha portato ieri una testimonianza forte sulla situazione delle donne sarde e il loro ruolo cruciale nell’ambito dell’economia dell’Isola.
Durante il suo discorso, Lai ha sottolineato come le donne siano al centro dello sviluppo economico dell’Isola, sostenendo che “sono le vere protagoniste del loro avvenire, nonostante le difficoltà affrontate quotidianamente come madri, imprenditrici e figure chiave nelle imprese e nella società sarda”.
Nella sede del Parlamento Europeo, la Presidente ha evidenziato il contributo significativo delle donne imprenditrici sarde e al tessuto economico e sociale dell’Isola, sottolineando la “resilienza e la dedizione straordinaria nel lavoro e nella vita familiare”.
In particolare, ha presentato i dati relativi al numero di donne imprenditrici presenti in Sardegna: sono quasi 40.000 le imprese guidate da donne nell’Isola, di cui oltre 5.000 sono aziende artigiane. Queste imprenditrici, nonostante le sfide e la crisi economica, sono fortemente impegnate nel settore agroalimentare, nei servizi alla persona, nell’edilizia, nelle attività manifatturiere e nei servizi di comunicazione.
Lai ha anche evidenziato la crescente presenza di imprenditrici straniere, con oltre 2.400 attività gestite da donne non italiane, di cui 460 dirette da giovani straniere. Queste realtà imprenditoriali femminili rappresentano un elemento importante all’interno del panorama imprenditoriale dell’Isola, con una crescita significativa nel corso degli ultimi anni.
La Presidente di Confartigianato ha concluso sottolineando come, “nonostante i progressi compiuti, molte barriere e ostacoli restano ancora, limitando le opportunità di successo per le imprenditrici sarde”.