Nell’aula di Corte d’appello a Roma il testimone Luigi Pinna, unico sopravvissuto alla strage di Sinnai avvenuta l’8 gennaio 1991, rivela fatti sconvolgenti che scuotono la verità fino ad ora accettata. L’uomo ha rilasciato testimonianze cruciali ribaltando quanto emerso durante il processo e l’inchiesta.
Pinna ammette di aver individuato Beniamino Zuncheddu come responsabile dell’eccidio dopo aver visionato una foto, mostratagli dal poliziotto Mario Uda, prima dell’incontro ufficiale con il procuratore. Questa rivelazione conferma quanto sostenuto dalla difesa di Zuncheddu, sollevando dubbi sulla validità delle prove portate durante il processo di condanna.
Pinna rivela di essere stato convinto, insieme alla sua famiglia, della colpevolezza di Zuncheddu indossando una calzamaglia a nascondere il volto, un dettaglio che all’epoca non aveva menzionato per paura.
La garante dei detenuti in Sardegna, Irene Testa, ha partecipato all’udienza e ha dichiarato la propria soddisfazione per la svolta. “Il testimone Pinna ha raccontato di non averlo riconosciuto e ha ammesso che il poliziotto gli aveva mostrato la foto di Beniamino”. Infine l’augurio: “Ora aspettiamo solo di sentire la sentenza di assoluzione, un uomo innocente sta in carcere da 33 anni”.