“Orgogliosi, attenti, consapevoli: gli Artigiani e l’Intelligenza Artificiale. Idee a confronto”. Confartigianato Imprese Sud ha offerto a Cagliari, nell’ambito del Dialogo di Spirito Artigiano, all’ex Manifattura tabacchi, un momento di riflessione sull’intelligenza artificiale, sui suoi aspetti etici, ma anche su come sta impattando nel mondo del lavoro.
Il dialogo è stato introdotto e moderato da Giovanni Boccia, direttore della Fondazione Germozzi.
A ragionare sulle potenzialità di questo nuovo sviluppo del digitale, che più di altri in precedenza non solo ha guadagnato rapidamente la ribalta in tempi sempre più rapidi, ma è stato da subito in grado di suscitare passioni forti e altrettanto forti aspettative e timori sono stati Fabio Mereu, vicepresidente Vicario della Confartigianato Sardegna,
Nella sua relazione introduttiva, il vicepresidente di Confartigianato Imprese Sardegna, Fabio Mereu, imprenditore artigiano digitale con esperienza consolidata e internazionale nello sviluppo delle tecnologie a servizio della mobilità, ha parlato di “nuova rivoluzione”, straordinariamente rilevante tanto nelle potenzialità, quanto nella preoccupazione da parte delle imprese verso gli impatti di tecnologie rapide e invadenti, sui sistemi economici e sociali esistenti. Impatti che numerosi studi sottolineano essere potenzialmente molto rilevanti, soprattutto sul fronte occupazione e per il mercato di diverse imprese e professioni.
“In questo contesto - ha sottolineato Mereu - la nostra Organizzazione fedele ai valori e allo spirito artigiano, si vuole porre come protagonista attivo, riconoscendo che essere semplici spettatori non è un’opzione, ma piuttosto un momento di arricchimento attraverso l’acquisizione di conoscenze per trasformare questa rivoluzione in opportunità”.
L’artigianato, elemento fondamentale della cultura del made in Italy, è quindi chiamato ad una nuova sfida: integrare l’intelligenza artificiale nelle proprie tradizioni.
In quest’ottica, Confartigianato non ritiene l’intelligenza artificiale una minaccia, ma un’opportunità. Che però, per essere tale per le imprese, deve essere affrontata e governata con la giusta conoscenza.
Da qui iniziative come quella organizzata da Confartigianato Imprese Sud, che ha visto il contributo di Giulio Sapelli, presidente della Fondazione Germozzi; Mauro Magatti, professore ordinario di Sociologia alla facoltà di Scienze politiche e sociali dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano; Marco Bettiol, professore associato di Economia e Gestione presso il Dipartimento di Economia e Gestione dell’Università di Padova; Edoardo Fleishner, giornalista e docente di Scrittura crossmediale e di Comunicazione digitale presso la facoltà di Sociologia dell’università Statale di Milano e di Format televisivi e crossmediali all’Università Suor Orsola Benincasa di Napoli; Paolo Manfredi, consulente per le Strategie digitali di Confartigianato.
Interventi nei quali è stato evidenziato come la tecnologia non potrà comunque sostituire la creatività umana. Che però deve essere valorizzata, anche nelle produzioni lavorative, in un momento dove determinati processi si dovranno interfacciare con l’intelligenza artificiale.