La chiesa di Bonaria a Cagliari è diventata il cuore pulsante di un commiato senza precedenti per Gigi Riva. Una folla imponente, stimata dalla Questura in 30mila persone (secondo altri probabilmente 50mila), ha invaso la zona per rendere omaggio all’icona del calcio sardo nell’ultimo saluto.
Monsignor Giuseppe Baturi ha guidato l’omelia, sottolineando come il popolo di Cagliari e della Sardegna abbia accolto Gigi Riva come un figlio prediletto. Le sue parole hanno dipinto un ritratto toccante di amore reciproco tra il campione e la terra sarda, da quando Riva è arrivato.
Le autorità hanno reso omaggio a Gigi Riva, con la presenza del ministro Andrea Abodi e del presidente del Coni Giovanni Malagò. Il sindaco di Cagliari, Paolo Truzzu, ha indossato la sciarpa rossoblù, mentre il Cagliari Calcio al completo e una corona di fiori inviata dal presidente della Fifa, Gianni Infantino, hanno testimoniato l’importanza del campione.
Il momento più toccante è stato l’arrivo e l’uscita del feretro dalla chiesa, accolto da lunghi applausi, bandiere e sciarpate di una folla commossa. Il porto ha suonato le sirene, un gesto riservato tradizionalmente al passaggio di Sant’Efisio, evidenziando l’eccezionalità di questo tributo.
Il saluto a Gigi Riva è stato accompagnato dalle onde emozionanti della canzone di Piero Marras, intitolata “Quando Gigi Riva Tornerà”. Un epilogo commovente che ha risuonato in tutta la piazza, segnando l’addio a uno dei più grandi calciatori della storia italiana.