La neo-governatrice della Sardegna, Alessandra Todde, ha espresso ferma opposizione al “drastico ridimensionamento” dei fondi del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) destinati alla Sanità pubblica. Secondo Todde, questo ridimensionamento, voluto e annunciato dal governo Meloni, rappresenta non solo un taglio di bilancio, ma un vero e proprio attacco alla salute dei cittadini sardi e di tutta l’Italia.
Attraverso un post su Facebook, Todde ha dichiarato che questo taglio, pari a quasi 1,2 miliardi di euro dal PNRR, mette a rischio la capacità di garantire i servizi sanitari pubblici essenziali alla popolazione. In particolare, ha evidenziato che servirebbero 11 miliardi in più all’anno a livello nazionale per tornare ai livelli del 2008, e invece non sono previsti aumenti percentuali del rapporto tra spesa nella sanità pubblica e PIL nei prossimi due anni.
La governatrice ha sottolineato che questo compromette non solo il presente, ma anche il futuro del sistema sanitario italiano, soprattutto in un momento in cui sarebbe necessario rafforzarlo. Ha citato il richiamo della ragioneria di Stato a rendere indisponibili le risorse preordinate all’entrata in vigore delle nuove tariffe e quelle per l’aggiornamento dei Livelli Essenziali di Assistenza (Lea), che fino ad ora erano state utilizzate per altre finalità.