Il percorso di Sant’Efisio verso la chiesetta di Nora è un evento che segna profondamente la vita spirituale e culturale della Sardegna. Anno dopo anno, questo rito attira migliaia di fedeli e turisti, che si uniscono in un viaggio collettivo di fede, tradizione e condivisione. Quest’anno, le celebrazioni hanno avuto inizio a Capoterra, dove una distesa di petali di fiori ha preparato il cammino per il santo, creando un’atmosfera di intenso rispetto e devozione.
Beniamino Garau, sindaco di Capoterra, ha espresso i sentimenti di molti partecipanti: “La preghiera è un atto intimo; il rito è condivisione. E così è stato. Abbiamo condiviso l’arrivo di Sant’Efisio in tantissimi: ho visto volti felici, emozionati, con le lacrime agli occhi, stupiti, incuriositi. Petali di fiori hanno fatto da tappeto al Suo passaggio.”
Dopo aver lasciato Capoterra, la statua del santo ha proseguito il suo cammino verso Sarroch, dove è stata accolta con la stessa intensità emotiva. La comunità di Sarroch ha dimostrato un’affettuosa ospitalità, organizzando veglie e momenti di preghiera che hanno prolungato fino a tarda notte. Nella parrocchia di Santa Vittoria, Sant’Efisio ha trascorso la notte, con una messa celebrata prima della partenza verso le successive tappe del percorso: Villa San Pietro e Pula, fino a raggiungere Nora, il luogo del suo martirio.
Questo pellegrinaggio non è solo una manifestazione religiosa, ma anche un profondo momento di coesione comunitaria che rafforza legami sociali e culturali attraverso la condivisione di momenti di spiritualità. Il cammino di Sant’Efisio è un evento che unisce le comunità in un’espressione comune di fede e tradizione, rievocando la storia e i valori che da secoli sono al centro della cultura sarda.