In un solo anno la Sardegna ha perso 9.267 abitanti. Più dell’intera popolazione di Elmas, per avere un termine di paragone. Al 31 dicembre 2022, secondo l’ultimo censimento pubblicato recentemente dall’Istat, in Sardegna vivevano 1.578.146 abitanti, il 2,7% della
popolazione italiana.
Rispetto all’anno precedente si è avuta una flessione dello 0,6%, superiore alla media nazionale (-0,1%). Una significativa contrazione della popolazione dovuta a due fattori: il saldo negativo naturale (cioè tra persone decedute e nuovi nati, -12.850 unità) e quello migratorio interno (–740), non compensata dai valori positivi del saldo migratorio con l’estero (+2.695).
Tutte le province hanno subito una variazione negativa: la provincia del Sud Sardegna perde quasi 3.000 abitanti, Sassari e Nuoro si attestano intorno ai 1.800 residenti in meno, mentre Cagliari perde 1.324 residenti e Oristano 1.330. In termini relativi, le diminuzioni
maggiori si registrano nelle province di Nuoro, Oristano e Sud Sardegna (-0,9%).
Più della metà della popolazione risiede nelle due province di Sassari (30,1%) e Cagliari (26,6%). Segue la provincia del Sud Sardegna, che con più di 330mila residenti raccoglie il 21,2% dei residenti della regione, Nuoro e Oristano ospitano il restante 22,1% della popolazione.
Tutte le province seguono l’andamento regionale, ad eccezione di Cagliari, che è l’unica ad avere un saldo migratorio interno positivo (+367); in particolare, Oristano è la provincia con il più basso saldo naturale (-1.591), mentre Sassari ha il saldo migratorio estero più elevato (+951).
I dati di Cagliari
Nel capoluogo regionale, alla data del 31 dicembre 2022, risultano 420.364 abitanti (1.324 in meno), con una leggera prevalenza delle donne (217.321) sugli uomini (203.043).
L’età media è di 48 anni, leggermente inferiore a quella riscontrata mediamente in tutta l’isola.
Il tasso di natalità è 4,9 per mille (era 5.1 l’anno precedente); in linea con la media regionale, ma sotto quella nazionale che è del 6,7 per mille.