Sardi alle urne, la grande sfida è Cagliari: la guida al voto

Oltre alle europee, in 21 Comuni dell'isola si sceglie il sindaco e il nuovo Consiglio. Nel capoluogo regionale in cinque si sfidano per la fascia tricolore

ballottaggio

Dalle 15 seggi aperti anche in Sardegna per le elezioni europee. Si può votare sino alle 23 di sabato e domani, domenica, dalle 7 alle 23. Poi subito lo spoglio per le schede delle europee. Nei 27 comuni sardi dove si sceglie anche il sindaco e il Consiglio comunale, lo spoglio delle schede delle amministrative inizia alle 14 di lunedì 10 giugno.

I 27 comuni sardi al voto sono: Cagliari, Monserrato, Sinnai, Calasetta, Esterzili, Genoni, Guasila, Samatzai, San Gavino Monreale, Sant’Anna Arresi, Serrenti, Bosa, Magomadas, Sini, Sorradile, Onani’ , Ortueri, Sarule, Villagrande Strisaili, Alghero, Castelsardo, Golfo Aranci, Illorai, Putifigari, Sassari, Sorso, Villanova Monteleone. Cinque la città (Cagliari, Sassari, Alghero, Monserrato e Sinnai) con più di 15mila abitanti, dove quindi si andrà al ballottaggio tra due settimane se nessuno dei candidati sindaco avrà raccolto almeno il 50% più uno dei consensi.

La sfida di Cagliari

La grande attesa è ovviamente per Cagliari, dove in cinque si sfidano per la fascia tricolore. Il centrodestra si affida ad Alessandra Zedda, già presidente della Giunta regionale sarda e assessora. Passata alla Lega dopo la militanza in Forza Italia. È sostenuta da tutto il centrodestra tradizionale (FdI, Lega, Fi), più Riformatori sardi, Sardegna al centro 20Venti (con candidati Udc e di espressione del mondo sardista come l’autosospeso Gianni Chessa), Psd’Az, Alleanza Sardegna e Movimenti Civico. Massimo Zedda è invece il candidato del centrosinistra, sostenuto dal campo largo vincente alle regionali: Progressisti, Pd, M5s, Avs, Orizzonte comune, Sinistra futura, Cagliari Europea (Forza Paris, Psi e Pri), A Innantis e le civiche Cagliari Avanti e Cagliari che vorrei. Sostegno anche da Italia Viva, che non ha presentato una lista. In tre provano a intralciare il passo agli alfieri dei due schieramenti tradizionali.  Giuseppe Farris, già assessore al Personale nella giunta Floris e consigliere comunale in quota Forza Italia. Ora è sostenuto dalla lista Movimento CiviCA 2024. Emanuela Corda, ex deputata del Movimento 5 Stelle, oggi presidente nazionale di Alternativa. Claudia Ortu, sostenuta da Potere al Popolo e Pci.

Guida al voto

Seggi aperti dalle 15 di sabato 8 giugno alle 23 e domenica 9 giugno dalle78 alle 23. Ogni cittadino deve presentarsi nel seggio elettorale di riferimento come specificato sulla tessera elettorale. Munito della stessa tessera elettorale (chi l’avesse smarrita più richiederla negli uffici comunali aperti per tutta la durata delle operazioni di voto) e di un documento di riconoscimento valido.

Sulla scheda per le comunali sono presenti i nomi e i cognomi dei candidati alla carica di sindaco, scritti entro un apposito rettangolo, al cui fianco sono riportati i contrassegni della lista o delle liste con cui il candidato è collegato.

Nei comuni sopra 15mila abitanti

L’elettore può votare:

  • per una delle liste, tracciando un segno sul relativo simbolo: il voto così espresso si intende attribuito anche al candidato sindaco collegato;
  • per un candidato a sindaco, tracciando un segno sul relativo rettangolo, non scegliendo alcuna lista collegata: il voto così espresso si intende attribuito solo al candidato alla carica di sindaco;
  • per un candidato a sindaco, tracciando un segno sul relativo rettangolo, e per una delle liste collegate, tracciando un segno sul relativo contrassegno: il voto così espresso si intende attribuito sia al candidato alla carica di sindaco sia alla lista collegata;
  • per un candidato a sindaco, tracciando un segno sul relativo rettangolo, e per una lista non collegata, tracciando un segno sul relativo contrassegno: il voto così espresso si intende attribuito sia al candidato alla carica di sindaco sia alla lista non collegata (il cosiddetto voto disgiunto);
  • indipendentemente dall’indicazione del candidato sindaco, l’elettore può esprimere non più di due voti di preferenza per candidati alla carica di consigliere comunale, scrivendo, nelle apposite righe stampate sotto ogni contrassegno di lista, i nominativi (solo il cognome o, in caso di omonimia, il cognome e nome e, ove occorra, data e luogo di nascita) dei candidati preferiti appartenenti alla lista prescelta. Nel caso di espressione di due preferenze, queste devono riguardare candidati di sesso diverso, pena l’annullamento della seconda preferenza.

Viene eletto sindaco chi ha raccolto il maggior numero di voti. Nel caso nessuno abbia raggiunto il 50% + 1 dei consensi, i due candidati con il maggior numero di voti vanno al ballottaggio tra due settimane.

Nei comuni sotto i 15mila abitanti

Il voto si esprime tracciando un segno sul contrassegno della lista o sul nominativo del candidato sindaco.

Non è possibile votare per un candidato alla carica di sindaco diverso da quello collegato alla lista (non c’è, dunque, il voto disgiunto). I voti conseguiti dal candidato alla carica di sindaco sono attribuiti alla lista ad esso collegata.

Nei comuni inferiori ai 5.000 abitanti si può esprimere la preferenza per un candidato al consiglio comunale, scrivendo il cognome nella apposita riga affiancata al simbolo della lista.

Nei comuni compresi tra 5.000 e 15.000, si possono esprimere una o due preferenze per i candidati al consiglio comunale. Nel caso siano due, esse devono riguardare candidati di sesso diverso della stessa lista, pena l’annullamento della seconda preferenza.

Viene eletto sindaco il candidato che ottiene il maggior numero di voti.

Lo spoglio delle schede

Subito dopo la chiusura delle urne, domenica 9 giugno, avranno inizio le operazioni di scrutinio per il Parlamento Europeo.

Lo spoglio dei voti per le elezioni comunali avverrà a partire dalle ore 14 del giorno successivo, lunedì 10 giugno. 

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