Raimondo Gaspa, recentemente rilasciato dal carcere di Rebibbia dopo aver scontato una pena di 22 anni per l’omicidio di Monica Moretti, è stato nuovamente arrestato. Questa volta, l’accusa è di stalking, seguendo uno schema che ricorda tragicamente i fatti del 2002 a Sassari.
Nel 2002, Gaspa, allora innamorato ossessivamente dell’urologa Monica Moretti, di 38 anni, la perseguitava incessantemente. Monica non ricambiava i suoi sentimenti e lo respingeva. “La chiamavo, ma mi respingeva, non voleva saperne di me. Per questo ho deciso di andare a casa sua”, confessò agli inquirenti. La violenza fu brutale: Monica fu presa a pugni, strangolata, e accoltellata 50 volte. Fu trovata con un coltello conficcato in gola e Gaspa tentò di bruciare la casa per cancellare le tracce prima di fuggire.
Dopo essere stato rilasciato il 21 aprile, Gaspa non ha perso tempo nel tornare a comportamenti criminali. Ha iniziato a perseguitare una ventenne, conosciuta durante la detenzione in quanto fidanzata di un altro detenuto. Gaspa la molestava ripetutamente al telefono con proposte sessuali esplicite, tanto che la ragazza ha dovuto cambiare residenza per sfuggire alle sue attenzioni. “Ti ho visto che facevi la spesa” le avrebbe scritto, aumentandone il terrore. Le prime chiamate anonime arrivarono il giorno stesso della sua scarcerazione, seguite da un crescendo di molestie, con otto chiamate in un solo giorno ai primi di maggio.
Alla fine, la giovane ha sporto denuncia. I carabinieri della stazione di Roma Monte Spaccato hanno identificato Gaspa come lo stalker e lo hanno arrestato eseguendo l’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip. Nell’ordinanza, il giudice ha sottolineato che Gaspa “risulta ad oggi attinto da un irrefrenabile impulso criminale,” evidenziando la serialità dei suoi comportamenti criminosi. Ora Gaspa è detenuto nel carcere di Regina Coeli.