Siccità, il grido degli agricoltori: «I campi hanno sete, occorre agire subito»

Il messaggio degli agricoltori è chiaro: senza un intervento tempestivo e deciso, il rischio è di vedere ulteriormente compromesso un settore vitale per la Sardegna

Gli agricoltori dell’Ogliastra si sono mobilitati dal caseificio Sant’Antonio di Tertenia per denunciare l’emergenza siccità che sta colpendo duramente i campi e le aziende agricole della Sardegna.

Con trattori e mezzi agricoli, un nutrito corteo ha sfilato lungo la strada statale 125, attirando l’attenzione sulla grave crisi che sta mettendo in ginocchio il settore agricolo della regione. Gli agricoltori chiedono interventi urgenti per fronteggiare il perdurare della siccità, aggravata dai danni quotidiani causati dalla fauna selvatica.

La manifestazione rappresenta un grido di dolore da parte del mondo delle campagne, che sta vivendo enormi difficoltà a causa delle condizioni climatiche avverse e della mancanza di supporto adeguato da parte delle istituzioni. La mobilitazione, chiamata “Vie del mare”, è stata organizzata da Coldiretti Sardegna e prevede un mese di azioni su tutto il territorio regionale. L’obiettivo è sensibilizzare l’opinione pubblica e le autorità sui temi cruciali per l’agricoltura e l’allevamento, nonché sulla prossima programmazione europea, che secondo gli agricoltori, non tiene sufficientemente conto delle loro esigenze.

Le politiche comunitarie sono al centro delle preoccupazioni degli agricoltori, che ritengono necessario un maggiore impegno per sostenere il settore primario, essenziale per l’economia locale. La mancanza di piogge ha già causato ingenti perdite, e le previsioni non sono incoraggianti, con un ulteriore peggioramento delle condizioni dei campi se non verranno adottate misure adeguate.

La Coldiretti Sardegna sottolinea l’importanza di un’azione rapida e concreta per mitigare gli effetti della siccità e per proteggere le colture e gli allevamenti. Tra le richieste principali degli agricoltori ci sono la costruzione di nuovi invasi e infrastrutture per l’irrigazione, nonché misure di sostegno economico per compensare i danni subiti.

L’attenzione è rivolta anche alla fauna selvatica, che continua a causare danni alle colture, aggravando una situazione già critica. Gli agricoltori chiedono interventi di controllo per limitare l’impatto degli animali selvatici sulle loro attività.

Il messaggio degli agricoltori è chiaro: senza un intervento tempestivo e deciso, il rischio è di vedere ulteriormente compromesso un settore vitale per la Sardegna. La mobilitazione mira a ottenere risposte concrete e immediate dalle autorità competenti, affinché possano essere messe in atto le misure necessarie per affrontare l’emergenza.

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