Emergenza siccità in Sardegna: la Giunta Regionale avvia interventi di urgenza

Dissalatori, Nuovi Pozzi e Opere di Approvvigionamento Idrico per Affrontare la Crisi

La giunta regionale guidata da Alessandra Todde ha approvato un’importante delibera per contrastare l’emergenza siccità che sta colpendo duramente diversi comuni sardi, soprattutto quelli che dipendono dal sistema Posada e dal serbatoio di Maccheronis.

L’assessore regionale ai Lavori pubblici, Antonio Piu, ha proposto un piano di interventi che prevede il recupero di pozzi esistenti e dismessi, oltre alla realizzazione di nuovi pozzi trivellati nei comuni di San Teodoro, Siniscola e Budoni. Tra le opere pianificate, è inclusa anche la messa in funzione di un dissalatore per la frazione di Ottiolu, a Budoni, e interventi per l’accumulo e la distribuzione di acqua a Posada. Inoltre, saranno eseguite opere provvisionali sulla diga di Maccheronis e sul rio Posada per garantire la continuità dell’approvvigionamento idrico, compresa una specifica opera provvisionale per l’approvvigionamento idropotabile dell’abitato di Torpè.

La delibera prevede un investimento di 1,97 milioni di euro per misure strutturali e 850 mila euro per azioni non strutturali, destinati ai comuni di Torpè, Posada, Budoni e San Teodoro. “La delibera è il risultato degli incontri del tavolo di crisi permanente, attivato dalla presidente della Regione,” ha sottolineato l’assessore Piu. Alla collaborazione partecipano il prefetto di Nuoro, vari assessorati regionali, i sindaci dei comuni interessati, l’amministratore straordinario della provincia di Nuoro, e i presidenti del Consorzio di Bonifica della Sardegna centrale, dell’ente di governo dell’Ambito della Sardegna e di Abbanoa. Questo lavoro di squadra ha permesso di trovare le migliori soluzioni tecniche ed economiche grazie anche al supporto degli uffici dell’assessorato dei Lavori pubblici.

L’assessore Piu ha evidenziato la gravità della situazione dovuta alle scarse piogge tra ottobre 2023 e maggio 2024, che hanno ridotto il volume idrico del lago di Posada a circa 8,28 milioni di metri cubi, il 36% del volume utile di regolazione autorizzato. “Per preservare la risorsa idrica per gli usi potabili, sono state definite limitazioni dell’assegnazione idrica per gli usi irrigui, assegnando un volume complessivo di 4,0 milioni di metri cubi e individuando azioni per garantire gli usi prioritari,” ha spiegato Piu. In questi due mesi, l’assessorato e i sindaci hanno lavorato incessantemente per trovare risposte adeguate alle necessità della popolazione.

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