Sassari è stata teatro di un assalto armato in stile Far West alla sede della Mondialpol, nella zona di Caniga, dove un gruppo di oltre dieci malviventi, tutti a volto coperto e armati, ha sfondato il muro di cinta principale con una ruspa. L’assalto, accuratamente pianificato, ha visto i banditi sparare all’impazzata con mitra e armi da guerra, probabilmente anche kalashnikov, ingaggiando una sparatoria con le forze dell’ordine.
Il colpo e la fuga
I banditi hanno preso di mira la sede della società di sicurezza Mondialpol, riuscendo a sfondare il muro principale con una ruspa. Hanno poi sparato contro le forze dell’ordine, colpendo almeno un’auto dei carabinieri con diversi proiettili. Solo per miracolo non ci sono stati feriti, nonostante le due ore di paura vissute nei pressi della Statale 131.
Prima di arrivare alla Mondialpol, la banda ha lasciato una scia di chiodi sull’asfalto delle strade adiacenti e incendiato alcune auto, creando momenti di tensione con automobilisti e scooteristi. Durante il conflitto a fuoco, un’auto dei carabinieri è stata crivellata di proiettili sul parabrezza, che fortunatamente ha retto l’impatto, evitando feriti tra le forze dell’ordine.
Il bottino e la caccia ai banditi
I malviventi sono riusciti a fuggire, dando alle fiamme un’utilitaria bianca utilizzata per il colpo. Il bottino è presumibilmente ingente, poiché si ritiene che i soldi rubati fossero destinati a vari istituti per il pagamento delle pensioni. La caccia al commando armato è già partita, con una task force composta principalmente da polizia e carabinieri, impegnata nelle ricerche.
La risposta delle autorità
Le autorità locali hanno immediatamente mobilitato una massiccia operazione di ricerca, coinvolgendo diverse forze di polizia e utilizzando ogni risorsa disponibile per rintracciare i responsabili. La città di Sassari è ancora sotto shock per l’accaduto, con la comunità che si interroga sulla sicurezza e la capacità delle autorità di prevenire tali atti criminali.