Posti letto esauriti e dichiarazione di “emergenza sanitaria” al Brotzu di Cagliari. La direttrice generale, Agnese Foddis, denuncia una “indiscriminata deprivazione dell’assistenza sul territorio”, che sta causando una “incontrollata e ingovernabile migrazione degli utenti verso l’Arnas”. Questo fenomeno è il risultato della chiusura improvvisa di reparti in varie parti della Sardegna, dovuta alla mancanza di medici disponibili, e alla carenza di guardie mediche e medici di famiglia.
La conseguenza è il collasso del più grande ospedale della Sardegna. La manager Foddis ha inviato una serie di comunicazioni alla presidente della Regione, Alessandra Todde, e all’assessorato alla Sanità, annunciando l’intenzione di rivolgersi al Prefetto di Cagliari per segnalare il rischio per l’assistenza sanitaria nel capoluogo.
In risposta alla crisi, Armando Bartolazzi, a capo della sanità sarda, ha deciso di convocare un summit. Dopo un incontro con Foddis, ha annunciato una riunione urgente per martedì prossimo, coinvolgendo i direttori generali e sanitari di tutte le aziende della Sardegna. La comunicazione è stata diffusa ieri sera, specificando che l’incontro non avverrà nel fine settimana, ma direttamente martedì.
L’obiettivo dichiarato dall’assessorato è quello di istituire un tavolo tecnico. Questo tavolo includerà i direttori delle unità operative più in sofferenza, per promuovere una collaborazione organica e interventi integrati, al fine di affrontare la crisi sanitaria.
La situazione al Brotzu è sintomatica di una crisi più ampia nel sistema sanitario sardo, dove la mancanza di personale e la chiusura di reparti stanno mettendo a rischio la salute dei cittadini. La speranza è che il summit e le misure conseguenti possano portare a soluzioni efficaci e tempestive per alleviare la pressione sull’ospedale e garantire un’assistenza adeguata.