La Presidente della Regione Sardegna, Alessandra Todde, ha emesso un’ordinanza per migliorare la sanità e l’igiene pubblica vietando il lavoro in condizioni di esposizione prolungata al sole, dalle 12:30 alle 16:00, su tutto il territorio regionale. Questa misura è rivolta specificamente ai lavoratori del settore agricolo e florovivaistico, nonché ai cantieri edili, ed è valida solo nei giorni in cui la “mappa del rischio” indica un pericolo “ALTO” per i “lavoratori esposti al sole” con “attività fisica intensa“. Come la Regione Sardegna già la Regione Lazio lo scorso mese si era attivata con un provvedimento simile.
L’ordinanza, con effetto immediato e valida fino al 31 agosto, è stata decisa per proteggere i lavoratori dai rischi derivanti dall’esposizione al sole durante le ore più calde della giornata. In questo periodo, infatti, le temperature possono raggiungere livelli estremi, creando condizioni pericolose per chi lavora all’aperto. La misura è stata ritenuta necessaria per prevenire problemi di salute legati al caldo eccessivo e per tutelare i lavoratori che non hanno possibilità di ripararsi dal sole durante l’orario di lavoro.
L’iniziativa si inserisce in un quadro più ampio di attenzione alla sicurezza sul lavoro e alla tutela della salute dei lavoratori, specialmente in settori come quello agricolo e dei cantieri edili, dove l’esposizione al sole è inevitabile. L’ordinanza intende ridurre i rischi di colpi di calore e altri problemi legati al caldo intenso, che possono avere gravi conseguenze sulla salute.
La decisione della presidente Todde è stata accolta positivamente dai sindacati e dalle associazioni di categoria, che da tempo chiedevano misure più stringenti per proteggere i lavoratori dalle ondate di calore. Questo provvedimento rappresenta un passo significativo verso un ambiente di lavoro più sicuro e salubre, riconoscendo l’importanza di adeguate condizioni di lavoro per il benessere dei lavoratori.