Il marito di Francesca Deidda, Igor Sollai, accusato di omicidio volontario aggravato e occultamento di cadavere, resterà in carcere. Il Tribunale del Riesame ha respinto la richiesta di scarcerazione e domiciliari presentata dai suoi avvocati difensori. La decisione è stata presa stamattina, confermando la detenzione dell’uomo nella casa circondariale di Uta.
Durante l’udienza di ieri, il Pubblico Ministero Marco Cocco ha ripercorso tutte le accuse e i gravi indizi a carico di Sollai, sottolineando la gravità delle prove raccolte. I Legali di Sollai, Carlo Demurtas e Laura Pirarba, hanno presentato una memoria difensiva che evidenziava vari aspetti relativi alla misura cautelare richiesta, ma il tribunale ha ritenuto insufficienti gli argomenti per concedere gli arresti domiciliari con braccialetto elettronico.
Le motivazioni della decisione del tribunale verranno depositate entro 45 giorni, fornendo un quadro dettagliato delle ragioni che hanno portato al rigetto del ricorso. La decisione del tribunale segna un ulteriore passo nella complessa vicenda giudiziaria che ha visto Igor Sollai al centro di gravi accuse per la morte della moglie.
L’omicidio di Francesca Deidda ha scosso profondamente la comunità, e il processo a carico di Igor Sollai continua a essere seguito con grande attenzione. La decisione di mantenere Sollai in carcere riflette la serietà delle accuse e l’importanza di garantire che giustizia sia fatta nel rispetto delle leggi e delle procedure vigenti.