In una delle destinazioni turistiche più ambite d’Italia, la Sardegna, migliaia di famiglie con figli non possono permettersi una vacanza. Questa situazione evidenzia un crescente divario tra i turisti che affollano l’isola e le famiglie locali che lottano per far quadrare il bilancio domestico.
L’impatto economico sulle famiglie
Secondo Mauro Carta, presidente regionale delle Acli, molte famiglie sarde non riescono nemmeno a fare un fine settimana fuori casa, anche restando sull’isola. “Basta vedere chi, a partire da giugno, prenota nelle strutture turistiche: si tratta di famiglie straniere e provenienti dalla Penisola,” afferma Carta.
La spesa per le vacanze tagliata
La vacanza è una delle prime voci di spesa che le famiglie tagliano per far fronte alle difficoltà economiche. Assieme alla palestra per i figli e alle uscite settimanali in pizzeria, la vacanza diventa un lusso inaccessibile per molti. Questa scelta obbligata è dovuta ai contraccolpi dell’inflazione e alla necessità di risparmiare per spese essenziali come visite specialistiche o esami diagnostici.
Le statistiche sulle famiglie in difficoltà
Incrociando i dati Istat, Sardegna Statistiche e Openpolis, emerge che in Sardegna 49.051 nuclei familiari con un figlio non fanno mai una vacanza, rappresentando il 34,7% delle famiglie di questa tipologia. Inoltre, quasi 50.000 famiglie con due o più figli sono nella stessa situazione. Questi numeri potrebbero essere ancora più alti se consideriamo le condizioni economiche generali. Ad esempio:
- Quartu: il 29,33% delle famiglie ha un ISEE sotto i 10.000 euro.
- Marrubiu: il 34% delle famiglie ha un ISEE sotto i 10.000 euro.
- Carbonia: il 29% delle famiglie ha un ISEE sotto i 10.000 euro.
- Villacidro: il 35% delle famiglie ha un ISEE sotto i 10.000 euro.
- Cagliari: il 26% delle famiglie ha un ISEE sotto i 10.000 euro.
- Nuoro: il 27% delle famiglie ha un ISEE sotto i 10.000 euro.