Il Pronto Soccorso del San Giuseppe Calasanzio di Isili ha chiuso a causa della mancanza di personale medico, dopo che un medico è stato trasferito per ordine del giudice del lavoro e un altro è malato. La Asl di Cagliari aveva garantito un’apertura di sole 12 ore al giorno, ma ora l’attività è sospesa poiché i dirigenti medici non possono garantire i turni.
La situazione attuale
In una nota ufficiale, la dirigenza ha comunicato che, consapevole del sovraffollamento estivo e con l’intento di garantire l’assistenza ai cittadini, ha esplorato tutte le soluzioni possibili per evitare l’interruzione del servizio di Pronto Soccorso. Si è fatto ricorso a prestazioni aggiuntive con i medici del Santissima Trinità e del Brotzu, già sovraccarichi di lavoro, e si è inoltrata una richiesta urgente all’Ares per ottenere personale sanitario aggiuntivo.
Le misure adottate
La Asl ha allertato l’Areus e gli altri Pronto Soccorso per garantire il sistema di emergenza-urgenza agli abitanti del territorio, facendo affidamento su ambulanze ed elisoccorso. “Al fine di dare una risposta adeguata alle richieste dei cittadini,” si legge nella nota, “nelle more del rientro in servizio del personale dedicato alla struttura e di una rivalutazione da parte del Giudice del lavoro, l’Azienda ha intrapreso tutte le strade percorribili per trovare soluzioni efficienti e scongiurare l’interruzione del servizio di Pronto Soccorso.”
Reazioni e mobilitazione
Il sindaco di Isili, Luca Pilia, ha definito la situazione “assurda” e ha chiamato alla mobilitazione i colleghi del territorio con l’obiettivo di far riaprire il reparto. La chiusura del Pronto Soccorso rappresenta un grave problema per la comunità locale, che si vede privata di un servizio essenziale, soprattutto in un periodo di sovraffollamento estivo.