Oltre la metà dell’acqua immessa nella rete non arriva nei rubinetti dei cagliaritani

Tra i capoluoghi con le condutture colabrodo, peggio ancora a Sassari, Oristano e Nuoro. In Sardegna spreco quasi al 53%

acqua

Oltre la metà dell’acqua pubblica immessa nella rete non arriva nelle case e nelle aziende dei cagliaritani. Dei 493 litri per abitante in media a disposizione ogni giorno, infatti, a causa delle perdite ne sfuggono 264 litri, con una perdita del 53,5%.

Che pone Cagliari al 25esimo posto per livello di spreco delle condutture nella classifica stilata dalla Cgia di Mestre, che ha utilizzato gli ultimi dati a disposizione, relativi al 2022.

Una classifica dello spreco di acqua che va da Potenza, dove non arriva nelle case il 71% dell’acqua immessa, a Como, dove invece lo spreco si attesta intorno al 9,2%.

In Sardegna la situazione peggiore nei capoluoghi di provincia si registra a Sassari, dove viene perso oltre il 63% dell’acqua immessa (è l’11esimo risultato maggiormente negativo). Male anche Oristano (60,4%di spreco) e Nuoro (55,4%).

Carbonia risulta invece tra i capoluoghi più virtuosi d’Italia, con il 21,7% di acqua pubblica che si perde nella rete.

Ma la Sardegna si conferma come una delle regioni con la peggiore rete idrica: quasi il 53% dell’acqua immessa si perde.

Una situazione tanto più grave vista la siccità che sta colpendo sempre più zone d’Italia. Dove, complessivamente, si perde oltre il 42% dell’acqua immessa nelle reti pubbliche.

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