L’allarme siccità si fa sempre più preoccupante in Sardegna, con il bacino artificiale di Simbirizzi che ha raggiunto livelli così bassi da far riemergere la vecchia statale 125, sommersa più di tre decenni fa. Questo fenomeno è un chiaro segno della gravità della situazione, con il lago che ha visto una riduzione significativa del suo volume d’acqua a causa delle scarse precipitazioni.
Tuttavia, Efisio Perra, presidente del Consorzio di Bonifica della Sardegna Meridionale, ha voluto rassicurare gli agricoltori e la popolazione locale: nonostante il calo delle risorse idriche, la campagna irrigua sarà garantita. Secondo Perra, il Consorzio sta monitorando costantemente la situazione e adottando misure per ottimizzare l’uso delle risorse disponibili, in modo da assicurare che le attività agricole possano proseguire senza interruzioni.
Il riemergere della vecchia statale 125 è un evento simbolico, che richiama alla mente la storia del bacino di Simbirizzi e sottolinea la necessità di affrontare con urgenza le sfide legate ai cambiamenti climatici e alla gestione delle risorse idriche. La situazione attuale mette in evidenza l’importanza di un uso sostenibile dell’acqua e della necessità di sviluppare strategie a lungo termine per far fronte alle emergenze idriche.
Nonostante le rassicurazioni, la siccità rappresenta una minaccia concreta per l’agricoltura e l’ecosistema della Sardegna, e richiede un impegno continuo per garantire la disponibilità d’acqua alle future generazioni.