Il patrimonio boschivo della Sardegna sta affrontando una crisi sempre più evidente, causata da tre principali minacce legate ai cambiamenti climatici: il disseccamento, gli incendi e una crescente debolezza degli alberi verso attacchi fungini, aggravata da una resilienza in calo. Gli esperti segnalano che il fenomeno sta emergendo in modo visibile, con le chiome gialle degli alberi che confermano la gravità della situazione. Questa “malattia silenziosa” si sta diffondendo in tutta l’isola, senza risparmiare alcuna area, e rappresenta un rischio significativo per la salute e la vitalità delle foreste sarde.
Il principale nemico identificato è il patogeno Phytophthora, un agente fungino che attacca l’apparato radicale delle piante, causando necrosi e un progressivo deperimento degli alberi. Questo patogeno, appartenente alla classe degli oomiceti, è particolarmente pericoloso per le piante ornamentali e forestali, e il suo impatto sta crescendo a livello globale, con effetti devastanti anche in Sardegna. L’ente regionale Forestas è in prima linea nella lotta contro questa minaccia, partecipando a progetti europei integrati e collaborando con istituzioni come Agris e l’Università di Sassari (UniSS) per sperimentare tecniche di gestione fitosanitaria a basso impatto.
Le attività di monitoraggio fitosanitario sono fondamentali per raccogliere dati sulla presenza e diffusione di microorganismi nocivi, non solo nei boschi, ma anche nei vivai gestiti da Forestas. In particolare, l’attenzione è rivolta alle specie di Phytophthora, che rappresentano un pericolo crescente per le foreste e i vivai, con fenomeni di deperimento sempre più comuni negli ultimi decenni. Forestas, grazie alla partecipazione a progetti europei e all’implementazione di misure di protezione previste dal Regolamento UE 2016/2031, sta cercando di contrastare questa crisi, migliorando la gestione delle sugherete e sperimentando metodi per ridurre l’impatto degli insetti nocivi.
Le immagini documentate da Cristian Mascia, Gianluca Schirru e M. Pappacoda offrono una testimonianza visiva della difficile situazione in cui versano i boschi sardi, confermando i timori degli esperti. Da almeno un lustro, i problemi legati ai cambiamenti climatici sono stati osservati e studiati, ma la loro intensità sta crescendo, rendendo ancora più urgente l’intervento.