Si accende lo scontro sulle energie alternative in Italia, con il ministro dei Trasporti Matteo Salvini che ha espresso il suo sostegno al nucleare, definendo le centrali di ultima generazione come fondamentali per rendere l’Italia un paese moderno ed efficiente e per ridurre i costi energetici. Tuttavia, Salvini ha criticato duramente l’installazione di impianti eolici, definendoli “mostri” che danneggiano il paesaggio di regioni come Sardegna, Sicilia e Puglia.
La dura reazione del Movimento Cinque Stelle sardo
Le dichiarazioni di Salvini non sono passate inosservate e hanno subito provocato una reazione dal Movimento Cinque Stelle sardo, con i parlamentari Sabrina Licheri, Ettore Licheri, Emiliano Fenu e Susanna Cherchi che hanno risposto con forza alle parole del ministro. “La Sardegna non sarà mai la discarica nucleare d’Italia”, hanno dichiarato in una nota congiunta, accusando Salvini di fare populismo e di voler trasformare l’isola in un deposito per scorie nucleari.
Accuse di speculazione energetica
I parlamentari pentastellati hanno inoltre puntato il dito contro Salvini e il governo Meloni, accusandoli di aver aperto le porte della Sardegna alla speculazione energetica senza alcuna resistenza. “Lega e FdI, negli ultimi 5 anni di governo, hanno spalancato le porte della Regione alla speculazione energetica”, affermano, criticando aspramente la posizione del ministro e sottolineando che la presidente Alessandra Todde e la sua giunta stanno combattendo per una transizione ecologica giusta e sostenibile.
Lo scenario politico ed energetico
Il Movimento Cinque Stelle vede in queste dichiarazioni un chiaro segnale di un contrasto tra chi favorisce le rinnovabili e chi, come Salvini, sembra preferire il ritorno al nucleare e alle fonti fossili. “Non permetteremo a chi per anni non ha fatto nulla per la Sardegna di fare del populismo nuclearista sulla pelle dei sardi e delle sarde”, conclude la nota, in un tono che non lascia spazio a compromessi.