Lingua blu in Sardegna: Coldiretti denuncia l’immobilismo della Regione

L'epidemia si espande in tutta l'isola, con gravi conseguenze per gli allevamenti e l'economia agricola locale.

La Sardegna è travolta da una nuova ondata dell’epidemia di Lingua blu, un virus che colpisce gli ovini e che sta causando ingenti danni agli allevamenti dell’isola. Coldiretti Sardegna lancia un allarme, denunciando l’inerzia delle istituzioni regionali, in particolare degli assessorati dell’Agricoltura e della Sanità, accusati di non aver attuato tempestivamente un piano di prevenzione efficace.

Secondo Battista Cualbu e Luca Saba, rispettivamente presidente e direttore di Coldiretti Sardegna, gli appelli fatti all’inizio dell’anno per predisporre misure preventive, come la somministrazione di vaccini e il sostegno agli allevatori per l’acquisto di antiparassitari, non sono stati ascoltati. Questo ha portato a una diffusione capillare del virus su tutta l’isola, con focolai che si stanno espandendo rapidamente in tutte le province.

La situazione è particolarmente critica nel Cagliaritano, dove la Lingua blu ha colpito duramente sia la costa orientale che quella occidentale. Dal Sulcis fino al Sarrabus-Gerrei, passando per il Campidano e l’Iglesiente, la malattia ha provocato perdite significative negli allevamenti. Anche l’Oristanese non è rimasto indenne, con numerosi focolai attivi da Ghilarza a Cuglieri e da Sedilo a Paulilatino. La provincia di Nuoro sta registrando un aumento preoccupante dei casi, soprattutto in Baronia e Ogliastra, mentre nel Nord Sardegna la Gallura continua a essere la zona più colpita.

Coldiretti Sardegna esprime profonda indignazione per la gestione della crisi, sottolineando come questa epidemia si ripresenti da oltre vent’anni senza che vengano prese misure adeguate. Nonostante i ripetuti avvertimenti sulle condizioni climatiche avverse che favoriscono la diffusione del virus, la Regione non ha predisposto un piano di intervento tempestivo. L’associazione lamenta anche la mancanza di sostegno economico per l’acquisto di repellenti, una misura che avrebbe potuto attenuare l’impatto dell’epidemia.

I danni economici per gli allevamenti sono già enormi e si teme che la situazione possa peggiorare con le prossime campagne degli agnelli e del latte. Coldiretti chiede un intervento urgente da parte della Regione e un coordinamento tra gli assessorati competenti per affrontare questa emergenza e sostenere le imprese colpite. La richiesta è quella di mettere finalmente in atto tutte le azioni necessarie per arginare un’epidemia che sta devastando l’agricoltura sarda.

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