La Regione Sardegna ha messo nero su bianco le gravi problematiche che affliggono il sistema sanitario dell’Isola, descrivendo una situazione «estremamente critica» nella relazione che accompagna le “Disposizioni urgenti” per la riorganizzazione delle aziende sanitarie e ospedaliere. Il documento, allegato alla delibera approvata dalla giunta il 21 agosto, evidenzia un sistema sanitario al collasso, incapace di garantire i livelli essenziali di assistenza e caratterizzato da una distribuzione irrazionale delle risorse umane.
In risposta a questa crisi, la giunta regionale ha proposto una mini-riforma che prevede il potenziamento del ruolo dell’Ares (Azienda Regionale della Salute), mentre le altre aziende sanitarie, tra cui Asl, Aou e Areus, saranno commissariate. Questa decisione, contenuta nella proposta di legge ora attesa in consiglio regionale, è vista come un intervento necessario per cercare di invertire la rotta e migliorare l’efficienza e l’efficacia del sistema sanitario sardo.
La proposta di commissariamento e riorganizzazione arriva in un momento di crescente insoddisfazione tra i cittadini, che lamentano da tempo disservizi e carenze nell’assistenza sanitaria. La Regione spera che queste misure urgenti possano riportare la sanità sarda a livelli di funzionamento accettabili, rispondendo ai bisogni essenziali della popolazione e migliorando l’accesso e la qualità delle cure.