Sanità in Sardegna, Gimbe boccia la regione: scarsa trasparenza sulle liste d’attesa

Secondo l'analisi di Gimbe, la Sardegna è una delle regioni che fatica maggiormente a fornire informazioni chiare e accessibili sui tempi di attesa per le prestazioni sanitarie

Asl

La sanità in Sardegna continua a essere al centro delle critiche, e questa volta è la Fondazione Gimbe a bocciare la regione per la scarsa trasparenza e la poca chiarezza delle informazioni relative alle liste d’attesa. Lo studio della fondazione ha valutato la completezza e la trasparenza delle informazioni presenti sui siti web regionali e la facilità di accesso ai sistemi di prenotazione nei portali Cup regionali.

Un problema di trasparenza e accessibilità

Secondo l’analisi di Gimbe, la Sardegna è una delle regioni che fatica maggiormente a fornire informazioni chiare e accessibili sui tempi di attesa per le prestazioni sanitarie. Questo è un problema che, come spiega il presidente della fondazione, Nino Cartabellotta, peggiora la qualità del servizio sanitario regionale, aumentando i disagi per i pazienti e spingendo molti a rinunciare alle cure o a rivolgersi al settore privato, con un conseguente incremento della spesa a carico delle famiglie.

La classifica della trasparenza

Al contrario, regioni come Emilia-Romagna, Lazio, Liguria, Puglia, Umbria e Veneto sono in cima alla classifica della trasparenza. Queste regioni forniscono dati sia a livello aggregato che a livello delle singole aziende sanitarie, permettendo ai cittadini di avere un quadro chiaro sui tempi di attesa e sulla gestione delle liste.

L’importanza della trasparenza nella sanità

Cartabellotta sottolinea che l’obiettivo dell’analisi non è creare una competizione tra le regioni, ma evidenziare le aree in cui è necessario migliorare la trasparenza e l’accessibilità delle informazioni sanitarie. “La trasparenza è fondamentale per permettere ai cittadini di comprendere appieno la gestione della sanità nella propria regione”, afferma il presidente della fondazione. Sapere quali prestazioni sono monitorate e conoscere i tempi medi di attesa è un diritto dei cittadini e può contribuire a migliorare il rapporto tra utenti e sistema sanitario.

Le prospettive per la Sardegna

In attesa del monitoraggio ufficiale del Ministero della Salute, l’analisi di Gimbe mette in luce le carenze della Sardegna nella gestione delle liste d’attesa e invita le autorità regionali a lavorare per rendere i portali web più trasparenti e le modalità di prenotazione più semplici e accessibili. Solo così si potrà garantire ai cittadini un accesso rapido e informato alle cure, migliorando la fiducia e la qualità del servizio sanitario.

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