In risposta alle dichiarazioni di Beppe Grillo riguardanti le leggi regionali sulle energie rinnovabili, Alessandra Todde, governatrice della Sardegna, ha chiarito in una nota ufficiale il suo punto di vista. Todde ha voluto sottolineare che la transizione ecologica si farà, ma secondo modalità che rispettino l’identità ambientale e culturale della regione. La tensione tra il garante del Movimento 5 Stelle e la presidente sarda continua a crescere, ma Todde mantiene ferma la sua posizione, ponendo al centro del dibattito il rispetto per l’ambiente.
L’obiettivo è un percorso energetico che consenta all’isola di chiudere le centrali a carbone, favorendo l’indipendenza energetica della popolazione attraverso fonti rinnovabili, senza ulteriore consumo di suolo.
La Sardegna, secondo Todde, ha già pianificato investimenti significativi per il raggiungimento dell’autonomia energetica entro il 2030. Circa un miliardo di euro verrà destinato a progetti per la creazione di comunità energetiche e impianti fotovoltaici, con un sistema di accumulo per l’energia prodotta in loco. Gli incentivi saranno a disposizione di cittadini, imprese, comuni ed enti regionali, contribuendo a rendere l’isola un modello di sostenibilità.
La posizione della governatrice riflette anche i valori fondanti del Movimento 5 Stelle, da cui la stessa proviene. L’impegno della regione è garantire una transizione verso energie pulite, ma nel rispetto delle peculiarità ambientali e culturali del territorio sardo. Il paesaggio e l’ambiente non sono sacrificabili, afferma Todde, e devono restare una priorità.