Mauro Cocco, un disoccupato cinquantunenne di Cagliari, dovrà rispondere in tribunale delle accuse di atti osceni in luogo pubblico e minaccia aggravata, reati che potrebbero portare a una condanna fino a cinque anni di reclusione. L’uomo è già stato condannato in passato per reati simili e ora, secondo le accuse, si trova nuovamente di fronte alla giustizia per fatti risalenti al 30 giugno 2020, avvenuti sulla spiaggia del Poetto.
Quel giorno, Cocco si sarebbe spogliato davanti a numerosi bagnanti, rimanendo coperto solo da un piccolo asciugamano che, di fatto, non nascondeva quasi nulla. Secondo le testimonianze raccolte e messe a verbale, l’uomo si sarebbe poi accovacciato sulla riva, esponendo ulteriormente le parti intime e compiendo gesti osceni. La scena è avvenuta davanti a tantissimi presenti, tra cui anche minori.
La situazione è presto degenerata: alcuni bagnanti hanno cercato di fermarlo, e la tensione è salita fino a quando non sono volati colpi. Solo l’intervento tempestivo dei carabinieri ha evitato il linciaggio dell’uomo. Durante l’alterco, Cocco ha tentato di difendersi con un paio di forbici che portava con sé, senza però riuscire a ferire nessuno.
Il processo prenderà il via il 29 ottobre, e sono già stati convocati diversi testimoni, tra cui un militare fuori servizio che ha assistito alla scena e ha presentato denuncia alle autorità. Cocco, tramite il suo legale, ha sempre sostenuto una versione diversa dei fatti, dichiarando che si stava semplicemente cambiando quando è stato aggredito dai presenti. L’avvocato difensore ha inoltre sottolineato che l’imputato soffre di problemi psichici e che la sua estrema timidezza renderebbe improbabile un comportamento volontariamente osceno.
Il processo servirà a fare luce su quanto realmente accaduto quel giorno al Poetto, con l’ascolto dell’imputato e dei numerosi testimoni presenti in spiaggia. La sentenza è attesa nei prossimi mesi.