La paventata chiusura del Pronto soccorso notturno dell’ospedale Giovanni Paolo II di Olbia è stata scongiurata. Grazie alla collaborazione tra l’assessorato regionale della Sanità e l’Ares, sono stati risolti i problemi burocratici legati alle proroghe dei contratti per i medici a gettone, il cui rinnovo era atteso con urgenza. La Asl Gallura ha confermato che il servizio proseguirà regolarmente, garantendo la copertura del turno tra mercoledì e giovedì notte.
La direzione aziendale della Asl ha sottolineato che la chiusura del Pronto soccorso non è mai stata considerata, nonostante la grave carenza di personale medico, un problema che riguarda non solo la Sardegna ma l’intero paese. La situazione è particolarmente critica per la medicina e chirurgia d’accettazione e d’urgenza, un settore che espone i professionisti a elevati livelli di stress lavorativo.
Nel presidio di Olbia, la carenza è aggravata dal fatto che, rispetto ai 15 medici in servizio nel 2019, oggi ne sono rimasti solo tre. Per sopperire alla mancanza di personale, la Asl ha fatto ricorso ai medici a gettone, una soluzione adottata sia per l’ospedale di Olbia che per quello di Tempio Pausania.
Con il rinnovo dei contratti, è stata scongiurata la possibilità di dover trasferire i pazienti con codici rossi nei Pronto soccorso di Nuoro o Sassari.