Si indaga, sotto il coordinamento del pubblico ministero Diana Lecca, sull’incidente costato la via a Nicolò Meloni, la giovane guardia giurata morta schiacciata dal cancello di un’azienda a Sestu presso la quale si era recata per un controllo notturno. E’ stata disposta una perizia per comprendere come il pesante cancello sia potuto uscire dai binari.
I primi rilievi effettuati dai carabinieri, accorsi subito dopo il decesso, hanno escluso un evento doloso. I colleghi dello Spresal hanno quindi effettuato gli accertamenti per quello che è diventato un incidente sul lavoro.
Da quanto si è appreso, la guardia giurata, nonostante fosse stata ferita al capo dal pesante cancello in metallo caduto, ha provato a richiamare l’attenzione del collega esplodendo ben 6 colpi di pistola.
Quando però sono arrivati i soccorsi del personale del 118 Nicolò Meloni era già deceduto.
Il titolare della Pegaso Security S.p.A., la ditta per la quale Nicolò Meloni lavorava come guardia giurata, ha espresso le proprie condoglianze e vicinanza alla famiglia: “Siamo profondamente addolorati per questa perdita. Nicolò era un professionista esemplare, impegnato con serietà e dedizione. In questo momento di dolore, vogliamo estendere il nostro sostegno alla sua famiglia e ai colleghi di Pegaso Security S.p.A., offrendo loro tutta la nostra solidarietà”.
La Pegaso Security ha poi informato: “Siamo in attesa di informazioni più specifiche per comprendere appieno le dinamiche dell’accaduto e terremo informati sulle evoluzioni. L’azienda ha attivato tutte le misure di supporto necessarie e sta collaborando con le autorità per fare piena luce sull’incidente, impegnandosi al massimo per garantire la sicurezza di tutti coloro che operano presso le nostre strutture e quelle dei nostri clienti”.