Il Sud della Sardegna è stato colpito da un’alluvione che ha devastato intere comunità, mettendo in ginocchio settori chiave come l’industria e l’agricoltura. L’area industriale di San Gavino, il Medio Campidano e il Sulcis Iglesiente sono tra le zone maggiormente danneggiate, con gravi ripercussioni per allevatori e agricoltori. A complicare ulteriormente la situazione, rimane ancora disperso un escursionista all’Oasi del cervo a Monte Arcosu.
In risposta alla crisi, la Presidente Alessandra Todde ha dichiarato l’intenzione di stanziare immediatamente risorse economiche tramite la nuova Finanziaria, per fornire una prima copertura ai danni subiti. L’obiettivo, ha spiegato, è duplice: gestire le necessità urgenti e pianificare interventi strutturali a medio e lungo termine. Tra le misure annunciate, emerge l’importanza di migliorare la connessione tra bacini e dighe, al fine di evitare il ripetersi di situazioni critiche come quella attuale.
Todde ha sottolineato l’urgenza di un piano integrato per affrontare le disparità infrastrutturali presenti in diverse aree della Sardegna. La presidente ha denunciato il paradosso di un territorio che, da un lato, soffre gli effetti devastanti dell’alluvione, mentre dall’altro, come accade nella Baronia, è penalizzato dalla carenza di infrastrutture idriche adeguate.
La Presidente Todde ha sottolineato che non è accettabile che la Sardegna resti bloccata nelle emergenze, ma che si debba lavorare affinché sia capace di alzare la testa, indicando l’intenzione di investire in opere strategiche che garantiscano una gestione sostenibile delle risorse idriche.