Un tentativo di truffa telefonica è stato sventato grazie alla prontezza di un uomo di 65 anni residente a Baunei, che ha presentato una denuncia ai Carabinieri lo scorso 5 settembre. Le indagini, condotte dalla Stazione dei Carabinieri di Baunei, hanno portato all’identificazione e alla denuncia di un giovane di 18 anni, originario della provincia di Caserta, per l’ipotesi di reato di tentata truffa.
La truffa dello spoofing telefonico
Il raggiro è stato messo in atto attraverso il cosiddetto “spoofing telefonico”, una tecnica di manipolazione del numero di telefono del chiamante. Questo metodo permette ai truffatori di far apparire il proprio numero come quello del servizio clienti di una banca, rendendo la chiamata apparentemente legittima e affidabile agli occhi della vittima.
Nel caso specifico, il truffatore si è presentato come un impiegato della banca presso cui il 65enne detiene il conto, avvisandolo di diversi tentativi di prelievo sospetti per un importo complessivo di 36.000 euro. Per bloccare l’operazione, il finto impiegato ha suggerito di procedere tramite la Polizia Postale. Poco dopo, la vittima è stata contattata da un sedicente Ispettore della Polizia Postale, il cui numero di telefono corrispondeva a quello della Polizia Postale di Nuoro.
Il tentativo di bonifico sventato
Il falso Ispettore ha convinto la vittima della necessità di effettuare un bonifico bancario come metodo per “tracciare l’operazione” e risalire ai responsabili della truffa. Tuttavia, il 65enne, nonostante l’apparente credibilità della richiesta, ha mantenuto la calma e ha deciso di recarsi presso la filiale della sua banca, restando in contatto telefonico con il truffatore.
Dopo un confronto con gli impiegati della banca, l’uomo ha compreso di trovarsi di fronte a un tentativo di truffa e ha interrotto immediatamente la comunicazione. La vittima ha quindi denunciato l’accaduto ai Carabinieri di Baunei, fornendo dettagli e numeri telefonici utilizzati dai truffatori.
Indagini e identificazione del responsabile
Grazie agli accertamenti condotti dai Carabinieri, supportati dall’analisi delle utenze telefoniche, è stato possibile risalire al 18enne della provincia di Caserta, identificato come autore del tentativo di truffa. La sua posizione è ora al vaglio della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Lanusei, che valuterà le accuse mosse nei suoi confronti.