La Regione fa causa allo Stato, Todde “Vogliamo 1,7 miliardi di euro di tasse non restituite”

La presidente Alessandra Todde annuncia azione legale contro il Ministero dell'Economia e delle Finanze: "Saldo e stralcio del 50% in 10 anni è inaccettabile".

La Regione Sardegna ha deciso di intraprendere un’azione legale contro il Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF) per richiedere la restituzione di 1,7 miliardi di euro, somme che, secondo l’amministrazione regionale, spettano all’isola e sono state indebitamente trattenute dallo Stato dal 2010 al 2024. La controversia riguarda quote di compartecipazione delle entrate erariali contabilizzate sul capitolo 1200 dello stato delle entrate del bilancio statale, che la Sardegna considera non dovute.

La posizione della Regione

La presidente della Regione, Alessandra Todde, ha spiegato le ragioni dell’azione legale in un post sui social media: “La Sardegna pretende di ricevere tutte le risorse che le spettano e per questo procederemo per via giudiziaria”. Todde ha sottolineato che la scelta di ricorrere alla giustizia è stata dettata dall’insoddisfazione per la proposta di saldo e stralcio avanzata dal MEF, che prevedeva una restituzione del 50% della somma dovuta in un arco di 10 anni. “Per noi è inaccettabile e non soddisfacente,” ha dichiarato la presidente, aggiungendo che la Regione non intende accontentarsi di una cifra ridotta rispetto a quanto ritenuto spettante.

Le cifre in gioco e il contenzioso con lo Stato

Il contenzioso verte su quote di compartecipazione alle entrate erariali che, secondo la Regione, sono state trattenute indebitamente dal bilancio statale per un totale di 1,7 miliardi di euro. Si tratta di fondi che avrebbero dovuto essere destinati alla Sardegna in base agli accordi di compartecipazione, ma che invece sono stati contabilizzati dallo Stato in maniera diversa. La disputa si è intensificata negli ultimi mesi, con il MEF che ha proposto una soluzione negoziata, ritenuta però insufficiente dalla giunta regionale.

La difesa degli interessi della Sardegna

“La nostra battaglia è per difendere gli interessi dei cittadini sardi,” ha aggiunto Todde. “Non possiamo accettare compromessi che penalizzano la Sardegna e le sue finanze. Queste risorse sono fondamentali per sostenere lo sviluppo economico e sociale dell’isola, soprattutto in un periodo di difficoltà come quello attuale.”

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