Un’operazione condotta dai carabinieri del Nucleo investigativo del Comando provinciale di Cagliari ha portato alla scoperta di un ambulatorio clandestino per trattamenti di medicina estetica. L’attività abusiva era gestita da Cristina Satta, nella sua abitazione. La struttura, priva di autorizzazioni, era attrezzata per interventi estetici, come l’uso di botulino per trattamenti alle labbra, proposti sui social a prezzi tra i 400 e i 500 euro.
La scoperta è avvenuta ieri mattina, durante le perquisizioni legate a un’inchiesta sul traffico internazionale di droga, che ha portato all’arresto di sette persone. Nel corso della perquisizione nella casa della 37enne, ai domiciliari per reati legati alla droga, i militari hanno trovato un locale attrezzato come ambulatorio estetico. La stanza includeva un lettino professionale, una lampada, un carrellino con presidi medici e un’agenda per gli appuntamenti.
Durante il blitz, la donna ha tentato di sbarazzarsi dei farmaci contenenti botulino, lanciandoli dalla finestra. Tuttavia, i carabinieri sono riusciti a recuperare i medicinali, che risultavano importati illegalmente dalla Corea del Sud e non conformi alle certificazioni sanitarie italiane.
Le indagini hanno accertato che i trattamenti venivano eseguiti senza alcuna qualifica medica, configurando il reato di esercizio abusivo della professione. Cristina Satta è stata denunciata anche per l’attivazione non autorizzata di un ambulatorio e per l’importazione illecita di farmaci.
Le stanze adibite all’attività illecita sono state sequestrate. Questa operazione sottolinea ancora una volta i rischi legati a trattamenti estetici eseguiti da personale non qualificato, in ambienti non certificati e con l’uso di farmaci di dubbia provenienza.