Un passo decisivo per il futuro della Sardegna quello che avrà luogo questa mattina a Palazzo Regio, dove la Premier Giorgia Meloni, insieme al Ministro Raffaele Fitto e alla Presidente della Regione Alessandra Todde, sigleranno l’importante accordo per lo sviluppo e la coesione, che prevede investimenti per 2,7 miliardi di euro destinati a migliorare la qualità della vita sull’isola.
Un investimento senza precedenti per la Sardegna
Il finanziamento, proveniente dal “Fondo per lo sviluppo e la coesione” e finanziato con risorse nazionali, mira a risolvere alcune delle principali criticità che affliggono la Sardegna, promuovendo sviluppo economico, sociale e territoriale. Alessandra Todde, Presidente della Regione, ha spiegato che i fondi saranno suddivisi in cinque priorità strategiche:
- Acqua: interventi infrastrutturali per migliorare la gestione delle risorse idriche.
- Casa pubblica: ampliamento e miglioramento del patrimonio abitativo sociale.
- Strade: manutenzione e sviluppo delle infrastrutture stradali.
- Sanità: potenziamento del sistema sanitario regionale.
- Scuola: investimenti in edilizia scolastica e modernizzazione degli istituti.
Secondo Todde, questi interventi rappresentano un’opportunità unica per colmare il divario con il resto d’Italia e migliorare la vivibilità dell’Isola, garantendo ai sardi servizi essenziali più efficienti e infrastrutture moderne.
La presenza di Meloni e Fitto: un segnale importante
La firma dell’accordo vedrà la partecipazione diretta della Premier Giorgia Meloni e del ministro Raffaele Fitto, che ha ribadito l’importanza della coesione territoriale per affrontare le sfide economiche e sociali dell’isola. Fitto, in qualità di Ministro per il Sud e il PNRR, in attesa di insediarsi come Vicepresidente Esecutivo della Commissione Europea con delega alle Riforme e alla Coesione. ha sottolineato come il fondo sia un tassello cruciale per lo sviluppo delle aree meno avvantaggiate del Paese.
La Presidente Meloni, dal canto suo, ha rimarcato la volontà del governo di sostenere in modo concreto la Sardegna, rendendo prioritari gli interventi su infrastrutture e servizi essenziali, indispensabili per il rilancio dell’economia locale.
Un nuovo capitolo per l’isola
L’accordo che verrà firmato oggi pone le basi per una serie di interventi che cambieranno il volto della Sardegna nei prossimi anni. Gli investimenti saranno destinati non solo a colmare le lacune storiche nelle infrastrutture e nei servizi, ma anche a generare nuove opportunità di crescita e occupazione.
Questa iniziativa si inserisce in un contesto più ampio di politiche per il Sud e per le aree svantaggiate del Paese, che mirano a garantire una maggiore equità territoriale e a creare le condizioni per una ripresa duratura.
In conclusione, i 2,7 miliardi stanziati rappresentano un passo concreto verso la riduzione delle disuguaglianze regionali e la valorizzazione delle risorse del territorio sardo.