A Cagliari, nella sede della Presidenza della Regione, si è tenuta ieri la prima riunione del Gruppo di Coordinamento Tecnico per l’aggiornamento del PEARS, il Piano Energetico Ambientale della Regione Sardegna. L’incontro, coordinato dall’Assessore dell’Industria Emanuele Cani, ha coinvolto rappresentanti di numerosi enti regionali e istituzioni accademiche.
Un impegno condiviso
Alla riunione hanno preso parte rappresentanti degli Assessorati della Difesa dell’Ambiente, degli Enti Locali, dell’Agricoltura, degli Affari Generali e dei Lavori Pubblici, insieme a esperti di Sotacarbo, Sardegna Ricerche, Sardegna.it e delle Università di Cagliari e Sassari. L’obiettivo è quello di coniugare la tutela del territorio con il completamento della transizione energetica, riducendo la dipendenza dalle fonti fossili a favore di quelle rinnovabili.
L’Università di Cagliari avrà il ruolo di responsabile scientifico per la definizione e l’aggiornamento del piano. Nei prossimi giorni è previsto l’avvio della Cabina di regia politico-istituzionale, che coinvolgerà direttamente la Presidente della Regione insieme a un ampio ventaglio di assessorati e associazioni di categoria.
Coordinamento e partecipazione
Il metodo di lavoro adottato punta sulla collaborazione tra i diversi tavoli tecnici e politici, garantendo che le proposte vengano condivise e integrate. Questa strategia mira a rendere il PEARS un documento fondamentale per lo sviluppo sostenibile della Sardegna, affrontando temi cruciali come l’ambiente, la qualità della vita e la competitività economica.
“La Sardegna intende contribuire agli obiettivi energetici globali senza sacrificare i benefici per i suoi cittadini e sfruttando al meglio le sue risorse naturali”, sottolineano dalla Regione. Questo approccio riflette la volontà di bilanciare innovazione e tradizione, mirando a un sistema energetico che valorizzi le peculiarità dell’isola.
Una sfida verso il futuro
Il PEARS rappresenta una sfida strategica per l’intero territorio sardo. Trovare il giusto equilibrio tra sostenibilità ambientale e crescita economica sarà cruciale per garantire un futuro prospero, allineato agli obiettivi nazionali ed europei. Il processo partecipato, avviato con questa prima riunione, mira a creare un piano che sia inclusivo e attento alle esigenze di tutti gli attori coinvolti.