Quartu Sant’Elena, il degrado di Is Arenas: vandali nell’ex casa del Cagliari Calcio

La struttura abbandonata tra vetri rotti e arredi distrutti, ma il Comune annuncia una riqualificazione con tribuna dedicata a Gigi Riva

calcetto

L’ex stadio Is Arenas di Quartu Sant’Elena, che un tempo ospitò il Cagliari Calcio, è oggi un luogo in balia del degrado. Vandali hanno devastato gli spazi, lasciando dietro di sé vetri rotti, arredi distrutti e uffici ormai privi di qualsiasi oggetto di valore. “Non c’è più nulla da rubare,” commentano sconsolati gli operatori che ancora accedono settimanalmente all’impianto.

Dalle stelle alle stalle: la storia di Is Arenas

Is Arenas rappresentò per un breve periodo un punto di riferimento per il calcio isolano, quando il Sant’Elia era prossimo alla chiusura. Tra il 2012 e il 2013, lo stadio ospitò solo 14 partite, di cui ben 7 a porte chiuse, a causa di problemi burocratici e contenziosi tra il Comune e la società sportiva.

Il sogno di un grande impianto sportivo per Quartu si spense nel giugno del 2013, quando il Cagliari tornò a giocare nel capoluogo e le porte di Is Arenas si chiusero definitivamente. Da allora, il luogo è rimasto abbandonato, diventando terreno fertile per atti vandalici e simbolo di un progetto incompiuto.

Il progetto di riqualificazione

Nonostante il degrado attuale, il Comune di Quartu Sant’Elena ha annunciato un ambizioso progetto di riqualificazione dell’area. Tra le novità previste:

  • Nuovi campi sportivi con una tribuna dedicata a Gigi Riva, leggenda del calcio rossoblù.
  • Aree food e servizi igienici moderni.
  • Spazi ludici per i bambini, pensati per rafforzare il legame con il vicino Parco di Molentargius.

L’obiettivo è quello di trasformare Is Arenas in un polo sportivo e ricreativo, capace di servire la comunità e di ridare vita a una struttura che oggi rappresenta solo un ricordo sbiadito di tempi migliori.

Un sogno ancora ferito

Il progetto di riqualificazione lascia intravedere una speranza per il futuro, ma il degrado di Is Arenas continua a pesare come un macigno sulla comunità. “Era un bellissimo impianto,” ricordano i cittadini, che da oltre un decennio vedono sfumare il sogno di un centro sportivo all’altezza delle aspettative.

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