La Glencore, multinazionale responsabile della gestione della Portovesme srl, ha annunciato questa mattina che la chiusura della linea zinco sarà anticipata a lunedì 23 dicembre, rispetto alla data inizialmente prevista del 31 dicembre. La decisione, attribuita a un presunto problema tecnico, rischia di avere gravi ripercussioni sociali ed economiche, con 1.200 lavoratori potenzialmente destinati alla cassa integrazione.
Lo scenario di crisi
La linea zinco, essenziale per la trasformazione della blenda in metallo, rappresenta un nodo strategico per l’impianto di Portovesme. La chiusura anticipata, oltre a mettere in difficoltà i dipendenti, potrebbe ostacolare eventuali proposte di subentro da parte di investitori terzi, rendendo più difficile la ripresa produttiva dell’area.
La reazione di sindacati e istituzioni
La comunicazione è stata ricevuta in mattinata dalla rappresentanza sindacale unitaria (rsu) della Portovesme srl, poco prima di un sopralluogo dei tecnici del Ministero del Lavoro. La notizia ha generato una forte reazione da parte dei sindacati, che hanno denunciato la mancanza di dialogo da parte dell’azienda, e delle istituzioni regionali.
Desirè Manca, assessora del Lavoro della Regione Sardegna, ha espresso il suo dissenso in termini duri: «Anticipare la chiusura della linea zinco al 23 dicembre non è solo un atto di estrema scorrettezza, ma dimostra un’assoluta spregiudicatezza. Il Governo non può attendere un giorno in più per rispondere con azioni forti e corali a favore dei lavoratori di Portovesme».
L’assessora ha sottolineato la necessità di un intervento immediato dei ministri Adolfo Urso (Made in Italy) e Marina Calderone (Lavoro), chiedendo l’istituzione di un tavolo di crisi permanente per individuare soluzioni strutturali e piani di riqualificazione per i lavoratori.
Un Natale amaro per le famiglie coinvolte
La tempistica dell’annuncio, a pochi giorni dal Natale, aggrava il peso emotivo della crisi. Le famiglie dei lavoratori, che già affrontavano un futuro incerto, si trovano ora a dover gestire una situazione drammatica nel periodo delle festività.
Prossimi passi
I sindacati hanno già avviato consultazioni con il Governo per sollecitare misure di sostegno. La Regione Sardegna ha dichiarato la sua disponibilità a collaborare, ma insiste sulla necessità di un intervento immediato e deciso da parte delle autorità centrali per evitare ulteriori ripercussioni sociali ed economiche.