Portovesme: avviato lo spegnimento anticipato della linea zinco

Lo stabilimento Glencore nel Sulcis interrompe le attività di elettrolisi e fusione prima del previsto, mentre i lavoratori continuano a protestare contro i costi dell’energia e il futuro incerto.

Questa mattina alle 6 è iniziato lo spegnimento della linea zinco nello stabilimento Portovesme srl, controllato da Glencore. La chiusura, inizialmente programmata per il 31 dicembre, è stata anticipata a causa di un problema tecnico. Lo stop coinvolge l’impianto Sx, attivo da circa dieci anni, la sala elettrolisi e l’area di fusione. Restano ancora operativi i reparti waelz.

La decisione è stata presa anche per i costi energetici troppo elevati, che rendono insostenibile il proseguimento delle attività. Questo nuovo sviluppo aggrava una situazione già critica per lo stabilimento e per il comparto industriale del Sulcis Iglesiente.

Prosegue la protesta dei lavoratori

Mentre gli impianti si fermano, continua la protesta dei lavoratori, preoccupati per il futuro dell’azienda e dei posti di lavoro. Le organizzazioni sindacali hanno chiesto un incontro urgente al Ministero delle Imprese e del Made in Italy (Mimit) per discutere la vertenza e cercare soluzioni alla crisi che sta colpendo il settore metallurgico.

La tensione rimane alta tra i dipendenti, che temono ulteriori ripercussioni occupazionali a causa dell’incertezza legata ai costi energetici e alle scelte aziendali. La richiesta di un dialogo immediato con il Governo punta a trovare un accordo che garantisca la continuità produttiva e la salvaguardia dell’occupazione.

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